Giocare con la fotografia: costruire un pseudo Lensbaby

In un tempo nel quale la tecnologia la fa da padrone, e si discute sui 36 Megapixel della Nikon D800, è interessante vedere come tante persone siano attratte da forme di fotografia che si rifanno agli anni passati. Vediamo nascere così centinaia di filtri  e applicativi (ad es.: l'Istagram) per riprodurre i difetti tipici delle fotocamere di basso prezzo degli anni 50-60, e tornare in commercio fotocamere come le Holga, alcune delle quali erano dotate di un obiettivo costruito con una semplice lente a menisco in plastica, che naturalmente comporta sfocature, vignettatura e distorsioni.
Allora, perché non divertirsi un pò, e provare a costruire con materiale di recupero un pseudo obiettivo del tipo Lensbaby da poter utilizzare sulla nostra reflex?

- Per prima cosa ho rispolverato il vecchio obiettivo del mio primo ingranditore Meopta: un 50mm. Mirar con apertura f/5,6, il modesto ingombro e la leggerezza erano caratteristiche utili per evitare di rendere più complessa questa prima esperienza. 

- Come seconda cosa mi sono procurato un tappo per il corpo macchina della reflex, che come noto si fissa alla fotocamera grazie a una baionetta in plastica; pur non avendo la solidità e la possibilità di blocco di una baionetta in metallo, è più che sufficiente per innestare e tenere saldo il Mirar.

- Ho quindi iniziato il lavoro forando il tappo del corpo macchina: per farlo ho utilizzato un trapano sul quale è stata montata una sega del tipo a tazza del diametro di circa 4 cm.


Per effettuare il foro, posso consigliare a chi non dispone di un supporto a colonna per il trapano, di utilizzare una tavoletta di legno sopra la quale tenere fermo il tappo mentre si effettua l'operazione, il legno impedirà che questo scivoli mentre viene forato e salvaguarderà il piano sul quale si sta eseguendo il lavoro. Se il trapano lo consente, va utilizzata una velocità bassa così da facilitare l'operazione, non è necessario applicare molta forza dato che la plastica del tappo si forerà facilmente.


- La terza cosa che mi serviva era una membrana in gomma che consentisse un certo movimento dell'obiettivo rispetto al tappo (che una volta innestato sarà solidale con il corpo macchina), la motivazione è duplice: 
1)  l'obiettivo non ha alcun dispositivo per la messa a fuoco (negli ingranditori si ottiene spostando l'intera testa illuminante lungo la colonna di supporto); 
2)  un obiettivo del tipo Lensbaby deve avere la possibilità di muoversi in tutte le direzioni rispetto al piano focale della fotocamera (Tilt-shift). 

Dopo alcune prove, ho utilizzato una guarnizione a semisfera - è severamente vietato ridere... - per cassetta wc, reperibile in qualsiasi Bricocenter (vedi foto al lato insieme al tappo forato e all'obiettivo Mirar).

Aiutandomi con taglierina e forbicine, ho ritagliato la parte piatta della semisfera tenendo conto del diametro del foro presente sul tappo del corpo macchina, quindi ho asportato la parte centrale sporgente, e nel foro creatosi ho avvitato l'obiettivo.

Per riuscire a fissare stabilmente l'anello di gomma ricavato, sia all'obiettivo, sia al tappo forato, ho utilizzato un mastice specifico per incollare gli oggetti in gomma, che garantisce un'elevata resistenza alla trazione, e dato il colore nero può aiutare a tenere bassi i riflessi. 


Ho fatto asciugare il tutto per una giornata intera prima di montare il pseudo-Lesbaby sulla mia 60D e provare a muoverlo in tutte le direzioni per verificare la possibilità di riuscire a modificare la messa a fuoco secondo quanto utile.




Ma cosa è possibile fare con un attrezzo così combinato?

C'è da dire subito che la risoluzione è quella che è, sia per il fatto che è stato utilizzato l'obiettivo di un vecchio ed economico ingranditore, sia perché  la costruzione artigianale non può certo garantire la precisione e le possibilità di regolazione necessarie; d'altronde non è stato costruito per ottenere delle prestazioni, ma esclusivamente con l'idea di giocare con la fotografia, di stravolgere i parametri attraverso i quali si misura normalmente la qualità di una foto, per puntare esclusivamente sull'effetto: a voi il parere su alcune delle immagini che ho realizzato nei giorni scorsi durante una passeggiata nel Porto di Cagliari, a parte l'elaborazione fatta sul colore, la sfocatura che si vede è esclusivamente quella prodotta spostando in varie direzioni l'obiettivo in fase di ripresa: