DNG Lossy - La dieta per il file Raw.

Esistono tanti validi motivi per salvare le proprie foto nel formato RAW, ma c'è un aspetto per il quale tante persone decidono di non utilizzarlo: la dimensione dei file.
Nella mia Canon 60D, dotata di un sensore da 18Mpx, una foto in formato Raw pesa a seconda del contenuto da 24 a 31Mb, che corrisponde a circa 4-5 volte il peso della stessa immagine salvata in formato compresso JPEG di qualità elevata. 
La memorizzazione in Raw, comporta inizialmente un aggravio di spesa per acquistare delle schede di memoria decisamente più capienti, ma il vero problema sorge nel momento in cui è necessario archiviare (in duplice copia per tutelarsi dai guasti) la grande mole di foto che anno dopo anno vengono scattate.

Anche se con un certo ritardo, mi sono accorto che Adobe, proprietaria del formato DNG (tentativo di standardizzazione del Raw, attualmente utilizzato solo da Pentax, Leica e Hasselblad), nell'ultima versione 1.4.0.0 presentata alla fine dello scorso anno, ha introdotto un'opzione per il  salvataggio nel nuovo formato: "DNG Lossy", capace di ridurre nettamente il peso del file Raw (con perdita di dati, come evidenziato dalla sua denominazione), garantendo il  mantenimento di tutte le prerogative di correzione della foto caratteristiche del DNG "full optional".  
Dalle prove che ho fatto, il peso del file "Lossy" che viene prodotto dalla conversione, varia da 1/4 a 1/3 del Raw originario (nel caso della mia Canon da 6 a 10Mb), risultato tutt'altro che disprezzabile e non troppo distante da quello di un JPG di ottima qualità, con l'importante differenza di poter lavorare sull'immagine in post-produzione, disponendo esattamente delle stesse possibilità di intervento che sono offerte dai file Raw.

La domanda che vi starete ponendo e che anche io mi sono posto subito è: quale perdita subiscono le immagini trasformate in DNG Lossy?

Senza alcuna pretesa di sostituirmi a chi dispone di mezzi e attrezzature per fare delle misurazioni tecniche precise, e solo con l'intento di farmi un'idea sull'eventuale possibilità di utilizzare questo formato, ho convertito una serie di foto e ho visionato le immagini al 100% e al 200%, per cercare di evidenziare le differenze tra i Raw CR2 di Canon e i relativi DNG Lossy.

Una prima prova l'ho fatta dentro casa, fotografando la libreria della stanza di mia figlia, che contiene tanti oggetti utili per valutare i risultati. La foto è stata fatta con la macchina su cavalletto, obiettivo 50mm. Canon utilizzato a uno dei diaframmi migliori, con messa a fuoco manuale verificata sullo schermo della fotocamera con l'immagine ingrandita a 10x:


Una foto alla settimana - Panorama - 51° di 52.

Nonostante la giornata ventosa e decisamente più fredda di quanto contemplato per la stagione, ho deciso di fare una lunga passeggiata intorno al colle di S.Elia. 
Partendo dalla piccola spiaggia  che si trova a ridosso del ristorante "Lo Scoglio", mi sono arrampicato lungo il costone roccioso sino a raggiungere il Faro del Capo S.Elia, quindi ho seguito il percorso a ritroso restando nella parte alta del colle, seguendo il viottolo che conduce al gruppo delle batterie antiaeree residuo della seconda guerra mondiale, per poi scendere sino alla Torre del Prezzemolo e ritornare al punto di partenza. 

La foto di questa settimana è una panoramica della costa a ovest di Capo S.Elia, che è stata ottenuta dall'unione di quattro scatti:


Canon 60D con obiettivo EF 15-85 utilizzato a 15mm.; esposizione: f/11 con 1/400sec. a 100ISO.

Non avendo con me il cavalletto ho utilizzando i riferimenti della messa a fuoco per tenere il più possibile livellata la macchina man mano che la spostavo tra uno scatto e l'altro. La sovrapposizione tra le quattro foto è stata circa del 60%, così da facilitare al software il lavoro di fusione delle immagini.

Tornato a casa ho aperto contemporaneamente le quattro immagini in CameraRaw, così da poterle selezionare insieme e applicare le identiche correzioni a tutte.

Dopo aver salvato i quattro file con le correzioni apportate, ho aperto la funzione "Photomerge" di Photoshop per realizzare la fusione delle immagini:


Come opzione di Layout ho scelto "Riposiziona", che mi è sembrata più adatta a gestire la fusione di foto scattate a mano libera e con una focale grandangolare.


Andando su "Sfoglia" ho selezionato la cartella e i file Raw delle foto, quindi ho cliccato su "OK" per avviare l'operazione.

Pur unite in un'unica immagine, le quattro foto scattate senza il supporto del cavalletto non potevano essere perfettamente allineate tra loro, ho quindi selezionato il comando "Taglierina" per escludere le parti che sporgevano.


Una foto alla settimana - 50° di 52.

Le due Torri di San Pancrazio e dell'Elefante, superstiti delle mura fortificate erette dai Pisani nel XIV secolo, sono tra i monumenti simbolo della città di Cagliari. 
Grazie alla loro collocazione elevata, all'altezza rispetto ai vecchi palazzi del quartiere di Castello e al bianco della pietra calcare proveniente dal vicino colle di Bonaria, sono immediatamente visibili da qualsiasi direzione ci si avvicini alla città.
Quando si fotografa un monumento tra i più conosciuti, la vera sfida è quella di riuscire a immortalarlo in maniera diversa dal consueto.
Non sono certo il solo ad aver ripreso la Torre dell'Elefante dallo stesso punto, ma spero che l'insieme degli elementi che compongono l'immagine scelta per questa settimana, possano aver contribuito a dare alla foto un'impronta personale:


Fotocamera: Canon 60D con obiettivo Sigma 10-20, utilizzato alla focale di 11mm.; esposizione: f/16 con 1/80sec. a 100ISO.

Quota 100.000



Raggiunta la quota di 100.000 visualizzazioni

Il mio ringraziamento a tutti i lettori del Blog e un saluto particolare al numeroso gruppo di amici iscritti come "lettori fissi" che mi seguono costantemente:



Aiutatemi a rendere ancora più interessante e utile questo Blog: attendo vostri suggerimenti e richieste su qualsiasi aspetto o argomento vogliate sia affrontato, approfondito o discusso.  
A presto, Rodolfo.


Il Bracketing.

Realizzare tre o più scatti della stessa scena, ma utilizzando esposizioni differenti, è una procedura che in campo fotografico viene denominata "Bracketing"
Ma quale è il motivo che può spingere a sacrificare così tanto spazio all'interno della propria scheda di memoria a favore di una sola immagine?
La risposta sta nel fatto che il Bracketing viene in soccorso del fotografo in alcune situazioni di ripresa che possono mettere in crisi anche una macchina fotografica moderna e di grandi prestazioni.

- Un primo caso di applicazione pratica è quello relativo alle scene che presentano ampie zone dai toni chiari o scuri, caratteristica che induce facilmente in errore il sistema esposimetrico.









La cosa migliore sarebbe di avere tutto il tempo necessario per studiare con attenzione la luce che illumina la scena e individuare le modifiche da apportare ai parametri che regolano l'esposizione, ma può capitare che la situazione specifica ci obblighi a scattare in tempi stretti, e se vogliamo essere certi di portare a casa una foto che presenti un'esposizione la più vicina possibile a quella ottimale, il bracketing può essere la soluzione giusta.


- Un altro caso che si può verificare è quello di una scena nella quale la differenza di luminosità tra le zone in luce e quelle in ombra è talmente elevata da superare la gamma dinamica del nostro sensore.
Anche in questo caso la soluzione può essere quella di fare ricorso al Bracketing, scattando più foto con esposizioni differenti che riescano a salvare i particolari sia nelle zone in luce che quelle in ombra, per poi fondere le immagini catturate attraverso un software idoneo.

Ma vediamo prima di tutto come si attiva e imposta la funzione di Bracketing in una reflex digitale (immagini e descrizione sono relativi alla Canon 60D, ma le differenze con altri modelli sono minimali):



Premiamo il pulsante "Q" che abilita l'accesso rapido alle funzioni visualizzate sullo schermo del monitor;





quindi, utilizzando il Multi-controller presente subito sotto il pulsante Q, spostiamoci sullo schermo sino a selezionare l'opzione di "Compensazione esposizione/Impostazione AEB" (acronimo di Auto Exposure Bracketing).

Una foto alla settimana - 49° di 52.

Domenica 6 Maggio, parco di Monte Claro a Cagliari, dalle 10.00 alle 20.00 si è tenuta la mostra-mercato di piante rare cactus e succulente, organizzata dall'associazione Cactus & Co.
Da qualche anno ho il piacere di frequentare questa piccola ma interessante mostra, e non manco mai di portare a casa alcune piante insieme a qualche scatto: 


Pentax K-m con obiettivo 50-200 utilizzato a 115mm.; esposizione: f/8 con 1/320sec. a 100ISO.



Gli indirizzi del Sito ufficiale e di Facebook dell'associazione sono:

http://www.cactus-co.com/ 

http://www.facebook.com/pages/Associazione-CACTUS-Co/209762582386874

Una foto alla settimana - 48° di 52.

Oggi è il 1° maggio: un gran raffreddore e mal di gola mi costringono a stare chiuso in casa, così non sono potuto andare a vedere le manifestazioni e gli spettacoli previsti in città per la Festa dei Lavoratori, e purtroppo ho dovuto rinunciare anche alla nostra bellissima Sagra di S.Efisio (vedi post del 2012  cliccando qui).
Riguardando gli scatti realizzati lo scorso anno, ho deciso di scegliere come foto della settimana una delle tante immagini non pubblicate:


Canon 60D con obiettivo EF 15-85 utilizzato alla focale di 67mm.; esposizione: f/7,1 con 1/320sec. a 800ISO (tempo nuvoloso).

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