Il
fatto che la tecnologia digitale consenta di scattare
tante foto senza preoccuparsi dei costi e di avere ampi margini d'intervento per correggere eventuali errori di
esposizione, non deve indurre il fotografo a sottovalutare l’importanza di mantenere il controllo sul risultato finale.
Per riuscire in questo deve: analizzare attentamente le caratteristiche della scena da riprendere, decidere in quale forma dovrà essere rappresentata nella foto che si accinge a scattare, e fare delle scelte coerenti sui
parametri di regolazione della fotocamera.
Ansel Adams, in una delle sue frasi celebri sulla fotografia, sosteneva:
"Non devi scattare una fotografia, tu devi crearla."
Nel
post precedente (clicca qui per vederlo) si afferma che i concetti espressi
da Ansel Adams attraverso il suo “Sistema Zonale”, possono considerarsi un
valido aiuto anche per il digitale, pur tenendo conto della differente risposta
alla luce dei moderni sensori rispetto alla pellicola, aspetto che induce a ribaltare
alcune delle indicazioni sull'esposizione che sono ritenute valide per l’analogico. Abbiamo anche visto che la risposta dei sensori è di tipo lineare, ma è stato anche evidenziato come questo non corrisponda alla visione umana.
Su quest'ultimo aspetto è necessario aggiungere che, proprio per adeguare il segnale digitale alle caratteristiche di percezione del nostro apparato visivo, nel momento in cui i dati grezzi catturati dal
sensore vengono trasformati in un file immagine visualizzabile su monitor e stampabile, viene applicata una "correzione di gamma” che agisce modificando la linearità della curva di risposta del sensore.
Riprendiamo il ragionamento sul sistema zonale applicato al digitale:
il "regolo zonale" che spesso troviamo su articoli presenti in rete, che mostra per ogni raddoppio dell’esposizione un incremento lineare dalla luminosità sulla scala da 0 a 255,
è solo una rappresentazione di tipo teorico utile per comprendere la risposta di un sensore digitale, mentre a noi serve avere una scala a zone che ci
aiuti concretamente a
previsualizzare quali variazioni di densità si determineranno sulla nostra foto al variare dell'esposizione.