Domenica alla Grande Jatte - Cagliari 2013.

La Grande Jatte è un dipinto a olio su tela realizzato tra il 1884 e 1886 dal pittore francese Georges Pierre Seurat. 
L'opera, che rappresenta una domenica pomeriggio della borghesia parigina nell'isola che sorge in mezzo alla Senna, è diventata il simbolo della manifestazione che da alcuni anni coinvolge gli appassionati del genere Vittoriano e Steampunk, e che prende appunto la denominazione di: "Domenica alla Grande Jatte".

Partecipano tante persone di ogni età, che si divertono a indossare vestiti dell'800, passeggiano lungo il viale dei Giardini Pubblici di Cagliari, stendono e apparecchiano tovaglie sui prati per un picnic, e si iscrivono al concorso che a fine giornata vedrà premiato il miglior abito delle varie categorie in gara.
La quarta edizione della manifestazione, organizzata dall'Associazione Oneiros di Cagliari, comprendeva inoltre: una Mostra Mercato che spaziava dalla produzione artigianale di monili alla ideazione e realizzazione di vestiti d'epoca; la degustazione di te;  giochi, musica e danze della tradizione Irlandese.

Di seguito alcune delle foto che ho scattato durante la giornata:







Una foto alla settimana - 52° di 52 - Foto finale di "Project 52 weeks".

E' iniziato il mese di giugno e quando esce il sole il caldo si fa sentire, ma il vento freddo e il continuo transitare di corpi nuvolosi a volte carichi di pioggia, sembrano aver bloccato l'avvio della stagione estiva. 
Nasce così la foto di questa settimana, con una luce che a momenti appare quasi autunnale, il blu del cielo che cerca di farsi spazio tra le nuvole diradate dal vento, e i turisti che girano per la città a pantaloni corti:


Canon 60D con obiettivo Sigma 10-20 utilizzato a 12mm.; esposizione: f/13 con 1/500sec. a ISO200.

Con questa foto si conclude il ciclo iniziato poco più di un anno fa, con l'impegno di pubblicare e commentare una foto alla settimana. 


Non penso di proseguire reiterando lo stesso progetto, quantomeno nell'immediato, anche se sono ancora indeciso su quale schema o formula adottare. Credo che per qualche tempo mi guarderò intorno, cercando di cogliere dai tanti gruppi di fotografia presenti in rete, eventuali spunti. 
Mi piacerebbe però che nell'ottica per la quale è nato il Blog, qualcuno dei lettori esponesse nei commenti una propria idea in merito o ci facesse partecipi di una sua esperienza.


DNG Lossy - La dieta per il file Raw.

Esistono tanti validi motivi per salvare le proprie foto nel formato RAW, ma c'è un aspetto per il quale tante persone decidono di non utilizzarlo: la dimensione dei file.
Nella mia Canon 60D, dotata di un sensore da 18Mpx, una foto in formato Raw pesa a seconda del contenuto da 24 a 31Mb, che corrisponde a circa 4-5 volte il peso della stessa immagine salvata in formato compresso JPEG di qualità elevata. 
La memorizzazione in Raw, comporta inizialmente un aggravio di spesa per acquistare delle schede di memoria decisamente più capienti, ma il vero problema sorge nel momento in cui è necessario archiviare (in duplice copia per tutelarsi dai guasti) la grande mole di foto che anno dopo anno vengono scattate.

Anche se con un certo ritardo, mi sono accorto che Adobe, proprietaria del formato DNG (tentativo di standardizzazione del Raw, attualmente utilizzato solo da Pentax, Leica e Hasselblad), nell'ultima versione 1.4.0.0 presentata alla fine dello scorso anno, ha introdotto un'opzione per il  salvataggio nel nuovo formato: "DNG Lossy", capace di ridurre nettamente il peso del file Raw (con perdita di dati, come evidenziato dalla sua denominazione), garantendo il  mantenimento di tutte le prerogative di correzione della foto caratteristiche del DNG "full optional".  
Dalle prove che ho fatto, il peso del file "Lossy" che viene prodotto dalla conversione, varia da 1/4 a 1/3 del Raw originario (nel caso della mia Canon da 6 a 10Mb), risultato tutt'altro che disprezzabile e non troppo distante da quello di un JPG di ottima qualità, con l'importante differenza di poter lavorare sull'immagine in post-produzione, disponendo esattamente delle stesse possibilità di intervento che sono offerte dai file Raw.

La domanda che vi starete ponendo e che anche io mi sono posto subito è: quale perdita subiscono le immagini trasformate in DNG Lossy?

Senza alcuna pretesa di sostituirmi a chi dispone di mezzi e attrezzature per fare delle misurazioni tecniche precise, e solo con l'intento di farmi un'idea sull'eventuale possibilità di utilizzare questo formato, ho convertito una serie di foto e ho visionato le immagini al 100% e al 200%, per cercare di evidenziare le differenze tra i Raw CR2 di Canon e i relativi DNG Lossy.

Una prima prova l'ho fatta dentro casa, fotografando la libreria della stanza di mia figlia, che contiene tanti oggetti utili per valutare i risultati. La foto è stata fatta con la macchina su cavalletto, obiettivo 50mm. Canon utilizzato a uno dei diaframmi migliori, con messa a fuoco manuale verificata sullo schermo della fotocamera con l'immagine ingrandita a 10x:


Canon amplia la linea R con le nuove mirrorless APS-C R7 e R10

Si sente spesso parlare di un imminente abbandono delle fotocamere con sensori più piccoli del Full-Frame, ma i produttori, complice la cont...

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