La Composizione in fotografia - parte 4°

Nella parte finale della terza puntata, ci siamo lasciati esaminando come i toni e i colori siano in grado di influire sull'impressione di tridimensionalità che un'immagine può trasmettere, ma la loro funzione non si limita a questo, dato che le variazioni tonali e i rapporti cromatici sono tra gli elementi più espressivi della fotografia, e quindi oltremodo rilevanti nelle scelte compositive. 
Anche gli stessi elementi grafici che abbiamo considerato sino ad ora, per riuscire a ottenere l'effetto desiderato devono distinguersi dal contesto nel quale sono inseriti, aspetto che dipende strettamente da quanto contrastino, per tono o colore, dallo sfondo. 

Registro Tonale

La distribuzione dei toni di una foto, dipende dalle scelte che facciamo in merito all'esposizione (quali parti della scena siano esposte correttamente, quali risultino sovra o sottoesposte ), e dalle modifiche che apporteremo i fase di elaborazione digitale, giocando con la luminosità e il contrasto (sviluppo in camera chiara). Vediamo alcune delle tante combinazioni che è possibile ottenere:

Possiamo decidere di sfruttare l'intera gamma dei toni a disposizione, vuoi quando la scena ripresa privilegia le tonalità intermedie, seguendo la classica distribuzione di tipo gaussiano (vedi istogrammi),...





...vuoi quando la distribuzione risulta essere irregolare, pur senza una netta prevalenza di luci, mezzitoni o ombre (aspetto che può contribuire a rendere maggiormente vivace un'immagine).





Vi ricordo che per vedere le immagini in formato più grande basta cliccarci sopra con il mouse.


Un'altra possibilità è quella di puntare su un  contrasto molto accentuato,...







...arrivando a forzare le alte luci e le ombre profonde, sino ad accettare che alcune esigue zone delle prime risultino bruciate, e le seconde siano di un nero privo di qualsiasi dettaglio.



Interventi di quest'ultimo tipo (utilizzabili quasi esclusivamente nel bianco e nero), vengono spesso adoperati per enfatizzare le texture del soggetto e creare un'atmosfera drammatica o cupa.



L'unica eccezione per il colore può essere rappresentata dalla silhouette.



Luci intense insieme a ombre o sfondi neri, possono creare una qualche difficoltà a percepire con immediatezza ciò che rappresenta l'immagine, ma il tempo necessario a superare l'ambiguità di quanto osservato, può contribuire a rendere più suggestiva la foto.



Un'ulteriore variante della distribuzione tonale, è quella per la quale la foto contiene prevalentemente toni chiari; in questo caso l'immagine viene denominata  "in chiave alta"...







,...mentre se prevalgono i toni scuri avremo un'immagine "in chiave bassa".







Rapporti Cromatici

Normalmente veniamo attirati particolarmente dai colori vivaci e saturi,...



...ma è importante valutare il fatto che la nostra percezione è influenzata anche dai rapporti cromatici tra i vari colori.

Consideriamo ad esempio un soggetto estremamente semplice: un quadrato rosso, ci accorgeremo subito come l'intensità del suo colore ci apparirà diversa in funzione del colore di sfondo:




Sicuramente conoscete il cerchio cromatico RGB; i tre colori primari: Rosso, Giallo e Blu, se mescolati tra loro danno come risultato il bianco, mentre uniti a due a due ci forniscono i colori secondari: Arancione, Verde e Viola.
Unendo i colori primari con i secondari si ottengono i colori terziari, e proseguendo con le mescolanze di quanto ricavato si ottiene tutta la gamma dei colori esistenti:


Nell'accostare i colori tra loro dobbiamo tenere conto del fatto che otteniamo il massimo contrasto cromatico se abbiniamo un colore primario con il suo complementare, cioè il colore ottenuto dalla mescolanza dei due primari restanti; ad esempio, come abbiamo visto nelle immagini precedenti, il Rosso con il complementare Verde (unione del Giallo con il Blu):


Oppure il Giallo con il complementare Viola (unione Rosso e Blu):


E per finire il Blu con il complementare Arancione (unione Rosso e Giallo):


Un aspetto particolare riveste la luminosità relativa delle diverse tonalità, infatti dobbiamo considerare che a parità di dimensione, un'area di colore luminoso risulterà decisamente più evidente rispetto a quella di un colore meno luminoso.
Viene ancora oggi considerata valida la scala delle luminosità assegnata a ciascuna tonalità di colore da J.W.von Goethe: Giallo 9, Arancio 8, Rosso 6, Verde 6, Blu 4 e Giallo 3. 
Vediamo di seguito che, nel caso in cui si voglia garantire un equilibrio tra le due tonalità nei tre abbinamenti primario-complementare, bisogna assegnare aree inversamente proporzionali al valore di luminosità:





Non dobbiamo però pensare, che per ottenere una bella foto sia necessario puntare esclusivamente su un forte contrasto cromatico.
L'utilizzo di tonalità che risultano adiacenti nel cerchio cromatico o che appartengono alla tavolozza dei soli colori caldi o freddi,... 



...sono in grado di produrre immagini armoniose e delicate:





Anche quando nella scena ripresa si alternano colori caldi e freddi, l'utilizzo di tonalità tenui e tinte pastello, ci consegna una diversa lettura della fotografia, che nell'immediato appare essere di minor impatto (se confrontata con i colori vivaci a cui ci siamo abituati), ma sicuramente è più vicina alle situazioni nelle quali ci imbattiamo più frequentemente in natura.



Va comunque considerato che, anche in quest'ultimo caso, la presenza di una piccola area di colore più calda e vivace  che si discosta nettamente dalle tonalità predominanti,  può dare maggiore impatto alla foto:


Nell'immagine che segue, potete notare come il contrasto cromatico si limiti alla maglia rossa di uno dei due ragazzi che passeggiano in spiaggia,...


...le casistiche di questo tipo vengono classificate come "Accento di Colore", termine che mette in evidenza come sia sufficiente una piccola macchia di colore che spicca rispetto al contesto, per attirare l'attenzione e modificare l'equilibrio e la lettura dell'intera foto. 


Il Bianco e Nero

Quando si pensa alla storia della fotografia, le immagini che vengono alla mente sono rigorosamente in bianco e nero. 
Non a caso, ancora oggi, il bianco e nero è il mezzo preferito da tanti fotografi professionisti e non. L'assenza del colore da maggiore spazio a linee e superfici, forme e volumi, esalta la texture, concedendo al fotografo la massima libertà interpretativa. 
Nel digitale, i software di conversione delle immagini dal colore al bianco e nero, hanno facilitato e ampliato le possibilità d'intervento, agevolando non poco il controllo creativo sull'aspetto finale delle immagini.

Seguono alcuni esempi, con gamma tonale e contrasto differenti:











Con viraggio seppia:




Nella fotografia monocromatica, anche la grana può diventare un elemento compositivo.


E per finire, una versione "Accento di Colore" applicata al Bianco e Nero:


Per quanto riguarda il Bianco e Nero potete trovare ulteriori elementi nei post degli anni scorsi:


Il Bianco e Nero - B&W, conversione con Photoshop.

Bianco e Nero Digitale - Silver Efex Pro 2.

Bianco e Nero - Lo scatto.


Se vi piace il Bianco e Nero potrebbero interessarvi anche i post sul Sistema Zonale:

Il Sistema Zonale di Ansel Adams - 1° parte.

Il Sistema Zonale di Ansel Adams - 2° parte.

Il sistema zonale, parte 3° - Test per il Digitale.


Termina qui questa serie di post sulla Composizione, ma ho intenzione di riprendere più avanti il discorso con l'idea di sviluppare ulteriormente l'argomento. Fatemi sapere se la cosa può interessarvi o meno, e in previsione di questo nuovo impegno, mi sarebbe di grande aiuto avere un vostro parere spassionato in merito a quanto trattato in queste quattro puntate.

Grazie e a presto, Rodolfo.




Potete rivedere le altre parti del post sulla Composizione cliccando sul loro nome:

- La composizione in fotografia - premessa

- La composizione in fotografia - parte 1°

- La composizione in fotografia - parte 2°

- La composizione in fotografia - parte 3°


La Composizione in fotografia - parte 3°

Nella seconda parte del post sulla "Composizione", abbiamo visto come una serie di linee convergenti siano in grado di dare profondità a un’immagine.
La presenza di un effetto prospettico è in grado di coinvolgere maggiormente lo spettatore perché gli trasmette la sensazione di trovarsi di fronte a una scena reale.




I lati di un viale alberato o i bordi di una strada che sembrano convergere verso un punto all’orizzonte...




.., gli argini di un fiume, oppure i margini di un canale di convogliamento delle acque...



.., gli spigoli di un edificio inquadrato dal basso che si slanciano verso il cielo...


.., oppure le mura e le scalette di un vicolo della città vecchia...


.., rappresentano alcune delle situazioni di prospettiva lineare che sicuramente conosciamo meglio.

Ma il nostro cervello, nel valutare la profondità di una scena, non si basa solo sull'eventuale presenza di linee convergenti, ma considera molti altri fattori derivanti dall'esperienza pratica, attraverso i quali il sistema occhi-cervello è in grado di riconoscere visivamente lo spazio.

Vediamo di seguito alcuni aspetti da considerare per provare ad accentuare la prospettiva di una foto:

Il nuovo "Giardino Sotto le Mura" a Cagliari.

Con un'opera di recupero dell'area di via Regina Elena compresa tra le mura del Bastione di San Remy e il Terrapieno, venerdì 28 marzo è stato inaugurato il nuovo "Giardino Sotto le Mura", un percorso di circa 500 metri di lunghezza, che parte dalla Passeggiata Coperta del Bastione e arriva sino al parcheggio Apcoa, con un'estensione complessiva di 6500 metri quadri.


Nel giardino fanno bella mostra sette sculture donate da Pinuccio Sciola, 


tre delle opere sono inserite in vasche con acqua e rappresentano per l'artista altrettante visioni della città. 







Spostandosi verso la parte finale del giardino si può vedere un'altra opera di Sciola, 




posizionata poco prima del palco appartenente al restaurato teatrino dell'emiciclo progettato nel 1933 dall'architetto Ubaldo Badas.






Al centro, insieme a un'altra delle sculture di Sciola, 



troviamo un edificio che ospiterà il punto di ristoro,  


e al suo lato, un passaggio nelle mura attraverso il quale è possibile raggiungere attraverso una scala il contrafforte... 


...e proseguire la passeggiata al livello superiore, ammirando il giardino dall'alto; 






tra qualche mese, l'ascensore che porta alla terrazza del Bastione, farà una fermata intermedia per consentire alle persone di scendere anche al livello del contrafforte.


Il progetto realizzato ha consentito di rendere il giardino totalmente accessibile ai disabili.

Mentre scattavo le foto ho avuto modo di sentire tantissimi commenti positivi e constatare l'apprezzamento dei Cagliaritani per questo nuovo giardino (che condivido pienamente), ma ho anche notato alcuni atteggiamenti che francamente mi hanno infastidito:

- alcune critiche incomprensibili, probabilmente fini a se stesse e dovute solo alla volontà di contrapporsi a qualsiasi opera realizzata (oggi è molto di moda andare contro tutti e tutto), del tipo: "Ma...è veramente poca cosa, non si sono accorti che è troppo stretto?" (magari potevano buttare giù le mura o chiudere la via Regina Elena al traffico); oppure: "Perchè hanno usato questa pietra bianca, non mi piace e sicuramente costa un sacco di soldi?" (evidentemente non hanno mai fatto caso al fatto che tutto il Bastione è completamente realizzato in pietra calcare); ma anche: "Una porcheria come la Passeggiata Coperta!"; scusi, ma perchè secondo lei la Passeggiata Coperta è una porcheria?, risposta: "Ma ha sentito che acustica schifosa? Dovevano lasciarla aperta, come era in origine." (peccato che senza la chiusura degli archi non avrebbe potuto ospitare le manifestazioni che si sono tenute negli anni passati).

- il disinteresse di alcuni genitori, che consentivano senza alcuna remora ai loro bambini di salire e camminare sopra le vasche delle opere di Pinuccio Sciola, e in qualche caso addirittura di agitarne l'acqua con dei rami, presi non si sa dove e come (per fortuna subito richiamati dal personale di sorveglianza, presente e attento, sia nel fornire informazioni ai visitatori, sia nel vigilare su eventuali comportamenti scorretti).

Per quanto mi riguarda, posso solo dire che l'opera realizzata va nella direzione giusta, restituendo ai cittadini uno spazio abbandonato da troppi anni, un ulteriore tassello che si aggiunge alla riqualificazione del centro storico e più in generale della città. Spero solo che la Passeggiata Coperta venga riaperta presto, consentendo così di completare i collegamenti tra le strutture e allargare la fruibilità di tutto il complesso a cittadini e turisti.

Dato però che sono abituato a osservare criticamente le cose, mi sento di segnalare una mancanza che attiene sia al decoro che alla sicurezza: le scale che portano dalla terrazza sovrastante il parcheggio Apcoa al nuovo giardino, e che ho notato venivano utilizzate da diverse persone, versano in condizioni pietose. 




So bene che rimettere a posto quella terrazza, rimediando ai tanti danneggiamenti dei vandali, è sicuramente complicato e oneroso (anche se spero che faccia parte di un successivo lotto del progetto), ma ripulire dall'immondezza e dalle sterpaglie quelle due rampe di scale era decisamente semplice e sopratutto doveroso.

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