creative CORNER MARKET 28-29 marzo 2015


L'Associazione culturale Amazin*us sostiene e promuove l'arte handmade attraverso l'organizzazione di mercatini, esposizioni e laboratori.

L'ultima iniziativa intrapresa è stata in occasione dello scorso fine settimana, con la nuova edizione del Creative Corner Market (CCM), che ha visto la partecipazione di oltre 50 creativi.

Chi si è recato alla manifestazione, soffermandosi nei tanti tavoli colorati presenti nelle sale dell'ex Liceo Artistico di Piazzetta Dettori, ha potuto scoprire quanto sia vivace e interessante la produzione dei "piccoli" artigiani del nostro territorio. Piccoli per la ridotta dimensione commerciale, ma non certo per le capacità artistiche, la fantasia, la ricerca e l'attenzione all'ambiente. 
Gli articoli che venivano esposti sono unici, in quanto realizzati esclusivamente a mano, e in molti casi anche ecosostenibili, grazie all'uso di materiali provenienti da riciclo.

Mi stupisco ogni volta che parlo con qualcuno di manifestazioni come questa e scopro che ne ha sentito parlare ma non è mai andato a vederle; pubblicare delle foto scattate al  CCM spero possa suscitare la curiosità di chi le guarda, convincendolo a partecipare alla prossima edizione.
Per quanto riguarda le immagini che vedrete, nessuna velleità artistica ma solo l'intenzione di documentare la manifestazione, peraltro in maniera parziale a causa del poco tempo a mia disposizione. Mi scuso in anticipo con chi non compare nel post, ma fotografare oltre cinquanta espositori richiedeva un impegno e un'organizzazione differenti.
A ogni intestazione è legato un link di collegamento all'indirizzo facebook o di un sito.


Al cuor non si comanda - Valeria Simula












LAM Gattelli - Manuel Gattelli










Il Manicomio Creativo 











COLORS - Cagliari a Colori









Leziando - Letizia Piludu








I tempi di scatto - Suggerire il movimento.

Nelle precedenti puntate dedicate ai: "I Tempi di Scatto" - 1° Parte e 2° Parte,  abbiamo visto come evitare che le nostre immagini siano affette dal mosso, dobbiamo considerare però che quando ci troviamo a scattare delle foto nelle quali è presente del movimento, congelare l'azione non è l'unica scelta che abbiamo a disposizione.
Il mezzo fotografico, per sua costruzione, ci restituisce la rappresentazione statica di una scena in un preciso istante, quello dello scatto: perché sia in grado di trasmettere all'osservatore la sensazione di un movimento, possiamo sfruttare gli effetti visivi che derivano dal mosso.
La profondità dell'effetto, il coinvolgimento di tutta l'immagine, del solo soggetto o di un elemento di secondo piano, dipendono da ciò che si vuole trasmettere.

Consideriamo ad esempio la foto d'apertura del post (potete cliccarci sopra se volete ingrandirla),  che mostra una delle opere di street-art realizzate per il progetto "La Galleria del Sale" promosso da Urban Center Cagliari: la scelta di aspettare il momento nel quale una bicicletta (elemento di secondo piano) passava dietro il murales , serve a sottolineare che la galleria d'arte contemporanea a cielo aperto si affiancava al percorso di una nuova pista ciclabile; il fatto che l'immagine del ciclista sia sfumata dal mosso (grazie alla scelta del tempo di scatto pari a 1/30sec.), da una parte rende evidente che il mezzo è in movimento, dall'altra permette di non interferire con il soggetto principale che invece risulta perfettamente nitido.

Le situazioni nelle quali è possibile scattare delle foto capaci di suggerire il movimento sono molteplici e rappresentano altrettante possibilità di dare un maggiore spazio alla vostra creatività. Vediamo di seguito alcune delle possibilità:

- Il movimento dell'acqua:

Nella foto in basso è stato utilizzato un tempo molto veloce (1/2000 sec.), ma nonostante la nitidezza generale che ne consegue, l'immagine non riesce a trasmettere chiaramente ciò che si sta vedendo:


Utilizzando un tempo più lento, come quello di 1/125sec., la scia lasciata dallo spostamento delle gocce che cadono, rende immediatamente evidente il movimento dell'acqua:


Un ingrandimento della foto fa apprezzare meglio quale effetto si ottenga grazie al tempo più lento e al mosso che ne deriva:



Impiegando tempi lunghi, che vanno da 1 - 2 sec. a salire, si ottiene poi quell'aspetto setoso capace di valorizzare molte delle situazione nelle quali è presente dell'acqua in movimento.





Con tempi estremamente lunghi (20 - 30 sec.) si ottiene l'effetto di rendere liscia la superficie di un mare agitato:



I Tempi di Scatto - Evitare il mosso - 2° parte.

Nella prima parte dedicata a "I Tempi di Scatto", abbiamo visto gli aspetti del mosso legati ai movimenti che possono essere indotti dallo stesso fotografo o dalla fotocamera, in questo post vedremo invece come ci si debba comportare per evitare il mosso che si può verificare a causa della velocità del soggetto fotografato.

Chiariamo subito che è possibile fornire solo dei tempi di scatto orientativi, in quanto per uno stesso soggetto ci si può trovare ad affrontare condizioni molto diverse.
 
Prendiamo per esempio il caso, in apparenza semplice, di una persona che sta semplicemente camminando: può essere che stia solo passeggiando, oppure che proceda con passo deciso; può essere che sia abbastanza lontana o che stia camminando solo a un metro di distanza da noi; può essere che venga verso di noi, oppure che ci passi davanti muovendosi trasversalmente.
Lo spostamento relativo del soggetto fotografato, durante l'intervallo di tempo nel quale rimane aperto l'otturatore della macchina fotografica, dipende dalla sua velocità, dalla distanza e dalla direzione nella quale si muove, quindi il tempo di scatto utilizzabile per bloccarne l'azione può variare notevolmente.
Nonostante ciò, è possibile suggerire delle impostazioni di massima che rappresentano una prima indicazione dalla quale partire per poi apportare le modifiche necessarie in funzione del risultato ottenuto.

Partiamo da una situazione "teoricamente" statica:

1) Una o più persone in posa, quindi consapevoli del fatto che potranno essere fotografate.

Quando iniziai a interessarmi di fotografia, mi fu consigliato di partire da un tempo di 1/60sec.: sarà che prima la gente era abituata a rimanere il più possibile immobile nel momento in cui si scattava una foto, ma io preferirei essere più prudente e consiglio di utilizzare come minimo 1/125sec.

Vediamo di seguito alcuni esempi di foto realizzate con tempi più lunghi: 1/60 e 1/80sec., che come potete vedere non sono in grado di garantire una foto nitida se il soggetto si muove mentre scattate:

Foto a una delle splendide e coloratissime Traccas che partecipano alla Sagra di Sant'Efisio


Al momento dello scatto, effettuato con 1/60sec., il conducente della Traccas si gira leggermente rivolgendosi alla figlia, e questo basta perché la testa e le spalle risultino mosse.

Matrimonio Paola e Rosario - Giugno 2014


Su tre foto del bacio, scattate in rapida sequenza con un tempo di 1/80sec., questa che vi mostro presenta un mosso parziale nel viso degli sposi che potrebbe essere confuso con un'errata messa a fuoco, se non fosse che un ulteriore ingrandimento evidenzia il fatto che i punti dell'immagine siano diventati delle lineette. 

Anche nel caso di una foto in apparenza statica, non si ha la certezza di bloccare l'immagine con tempi che siano più lenti di 1/125sec. 

2) Persone che camminano.

Normalmente viene consigliato 1/125sec., ma ritengo che questo tempo possa essere valido solo a patto che la persona si stia avvicinando/allontanando da noi e non si trovi a breve distanza. Mentre nel caso in cui si stia muovendo trasversalmente,  anche se non è particolarmente vicina (come nell'esempio che segue) è indispensabile utilizzare almeno 1/250sec.

Foto scattata a 1/125sec.


Foto scattata a 1/250sec.

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