FATTE COSI': Il Flash a slitta in esterni.

Dopo aver visto un esempio di scatto realizzato attraverso l'utilizzo del flash in interni (vedi post: FATTE COSI': Flash dedicato in interni), questa volta voglio proporvi uno dei possibili impieghi del flash in esterni.


Situazione e luogo di ripresa


La foto è stata scattata durante un matrimonio che si è svolto nel giugno di quest'anno. Dopo la cerimonia in chiesa ci siamo spostati con gli sposi: Anna Maria e Alex, nella nuova passeggiata al mare che collega il molo Ichnusa alla pineta di Su Siccu a Cagliari. Siamo arrivati sul posto intorno alle 19.20 e abbiamo scattato foto per una mezzora.

- Ndr: Da qualche tempo sto dando una mano a mia figlia  (Daniela Serpi - Wedding Photography) in occasione dei servizi fotografici matrimoniali , che richiedono la presenza di almeno due fotografi se si vuole offrire un reportage completo della giornata delle nozze.

Condizioni di ripresa


Mentre per il resto della giornata imperversava il sole, in quel momento il cielo era parzialmente coperto e alcune nuvole più scure all'orizzonte facevano presagire che a breve avrebbe potuto piovere (come poi è effettivamente successo durante la prima parte del ricevimento).
La luce stava iniziando a calare e il sole era quasi completamente nascosto dalle nuvole, ma la luminosità sullo sfondo era ancora molto forte, tanto che se si scattava in controluce utilizzando la lettura valutativa gli sposi risultavano decisamente sottoesposti:


Correggendo l'esposizione di +1,66 stop si otteneva un luminosità perfetta per un ritratto a tre quarti o un primo piano degli sposi, per contro volendo puntare su un ritratto ambientato, si perdeva quasi completamente l'atmosfera dell'imminente tramonto:



Realizzazione dello scatto


Dopo aver scattato una serie di foto con la sola luce ambiente, ho deciso di provare a utilizzare il flash in schiarita: ho impostato la fotocamera in modalità Manuale e scelto come tempo di scatto 1/160 sec. (abbastanza veloce per evitare il mosso ma inferiore al tempo di sincronizzazione del flash), quindi con il flash ancora spento ho misurato l'esposizione per lo sfondo: f/11 con sensibilità ISO200





Solo a quel punto ho acceso il flash sul quale avevo montato un piccolo diffusore per ottenere una luce leggermente più morbida. Dopo aver verificato che fosse attiva la modalità TTL e che la portata del flash fosse adeguata per la distanza alla quale si trovavano gli sposi, ho scattato la foto:



Post-produzione


I principali interventi sono stati fatti sul file raw in CameraRaw:

-  sullo sfondo per esaltare i colori del tramonto: alzando i valori di Chiarezza e Vividezza

- sugli sposi incrementando di 1/3 di stop l'Esposizione e aprendo maggiormente le Ombre (l'esposizione da parte del flash si è dimostrata leggermente carente), e abbassando la Chiarezza per rendere l'immagine leggermente più soft.


FATTE COSI': Dare maggior impatto ai paesaggi in Bianco e Nero.

In questa puntata della rubrica "Fatte così" non parlerò esclusivamente di una particolare condizione di ripresa, ma anche della fase successiva di post-produzione attraverso ACR (Adobe Camera Raw) e Photoshop.
Più precisamente cercherò di esporre alcune procedure e  indicazioni che possono essere utili per dare maggiore impatto a un paesaggio nel caso in cui vogliate proporlo nella versione in Bianco e Nero.

Luogo di ripresa

Lo scatto è stato realizzato nel Parco di Terramaini a Cagliari, uno spazio verde di circa 8 ettari ideale per passeggiare, fare jogging o ginnastica e dotato di aree giochi per i bambini. In corrispondenza del primo ingresso si trova un lungo ponte in legno che come un serpentone costeggia il piccolo stagno dove si possono trovare Fenicotteri, Cavalieri d'Italia, Gallinelle d'acqua, ecc.

Condizioni di ripresa

Il tempo stava peggiorando e sopra il parco il cielo si era incupito, da poco aveva iniziato a piovere quando ho notato la coppia che si avvicinava velocemente dopo aver aperto l'ombrello. Il primo pensiero mentre scattavo, è stato quello di sfruttare il contrasto cromatico tra i colori della scena, abbastanza spenti a causa del cielo molto nuvoloso, e il rosso acceso del piccolo ombrello, ma subito dopo ho deciso che il motivo principale dello scatto era l'atmosfera di quel momento, e che l'avrei resa al meglio convertendo l'immagine in monocromatico. 

Parametri di scatto 

Focale utilizzata: 20mm.; Tempo di scatto: 1/50sec.; Diaframma: f/13, per avere una buona profondità di campo (nella pratica: grazie anche alla focale utilizzata, tutto a fuoco da circa 1mt sino a infinito); Sensibilità 200ISO.

Il tempo di scatto è più basso di quanto normalmente utilizzerei: sarebbe bastato mettere a fuoco all'inizio del ponte e avrei potuto contare sulla stessa profondità di campo anche utilizzando f/11, aspetto che mi avrebbe permesso di abbreviare il tempo a 1/80sec., ma dato che ho visualizzato la scena all'ultimo momento e la coppia stava accelerando il passo, non ho voluto perdere tempo a cambiare le impostazioni e ho scattato al volo facendo attenzione a tenere ben salda la fotocamera al momento della pressione sul pulsante di scatto.


Photoshop consente la conversione monocromatica della foto in maniera molto semplice selezionando nel menù l'opzione "Immagine/Regolazioni/Bianco e nero"

La finestra che si apre contiene una serie di cursori che consentono di regolare la gradazione di grigio che corrisponderà ai colori primari e secondari presenti nell'immagine.


FATTE COSI': Flash dedicato in interni.

Lo scatto di cui voglio parlarvi questa settimana fa parte di un gruppo di foto che sono state realizzate durante una festa di compleanno il mese scorso. La bambina ritratta è la sorellina del festeggiato.

Situazione e luogo di ripresa
La foto è stata scattata intorno alle 20.00 all'interno della stanzetta nelle quale i bambini stavano giocando insieme ad altri piccoli amici, muovendosi animatamente, buttandosi per terra e saltando da un letto all'altro.
Una situazione che richiedeva tempi di scatto veloci per riuscire a evitare il mosso e grande rapidità nel cogliere l'attimo in cui, per una frazione di secondo, si poteva avere l'opportunità di portare a casa un buon ritratto.

Condizioni di ripresa
L'ambiente era illuminato da una lampada fluorescente a basso consumo e parzialmente dalla luce che ancora filtrava da una portafinestra nonostante il sole oramai basso sull'orizzonte.

Se mettiamo insieme la bassa luminosità ambientale e la necessità di bloccare dei soggetti che difficilmente staranno in posa per più di una frazione di secondo, siamo di fronte alla classica condizione di ripresa nella quale viene istintivo pensare che sia indispensabile fare ricorso all'aiuto del flash.

Un buon numero di fotocamere reflex sono dotate di un flash integrato posizionato sopra il pentaprisma, che si apre e attiva premendo il pulsante contraddistinto dalla classica icona a "saetta" presente al lato del corpo macchina (vedi immagine in alto).

Se in qualche occasione avete provato ad utilizzare il flash integrato della vostra fotocamera, vi sarete subito resi conto che è poco potente (NG "numero guida" 12-13) e sopratutto che la luce prodotta è estremamente dura. La motivazione risiede nel fatto che la fonte di emissione della luce è estremamente piccola (immagine a sinistra) rispetto alla dimensione del soggetto che deve illuminare.
Se state fotografando all'interno di una stanza, nei muri alle spalle del soggetto si genereranno ombre molto scure; se siete in un ambiente particolarmente ampio, per esempio una chiesa, tutto ciò che è dietro il soggetto sarà immerso nel buio.
Inoltre, capiterà molto facilmente che si verifichi il problema degli occhi rossi, perché il flash è subito sopra l'obiettivo, quasi in asse con gli occhi del soggetto, e il lampo diretto riesce ad illuminare il fondo della retina.
A causa di questi limiti, buona parte degli appassionati di fotografia ricorrono al flash integrato esclusivamente nel caso in cui si trovino nella condizione di non avere altre alternative.

E' possibile ottenere dei risultati decisamente migliori se al posto del piccolo flash integrato si utilizza un'unità flash esterna dedicata.
I principali vantaggi con un flash esterno sono:

- una potenza decisamente maggiore, con un Numero Guida da 3  a 5 volte più alto del flash integrato;

-  la testa del flash orientabile in tutte le direzioni (vedremo più avanti la sua utilità);


- una parabola che si posiziona a un'altezza almeno doppia rispetto a quella dell'integrato (di massima sufficiente per evitare gli occhi rossi).

L'errore però che alcuni commettono è quello di utilizzare il flash esterno nella stessa maniera di quello integrato, ovvero sparando il lampo dritto in faccia al soggetto.

Nonostante la superficie di emissione dei flash dedicati sia sicuramente maggiore (5-7 volte rispetto a quello integrato), è ancora abbastanza piccola rispetto alle dimensioni del soggetto, quindi la luce emessa sarà comunque dura e le ombre saranno ancora molto evidenti. Inoltre il soggetto fotografato sarà infastidito a ogni scatto dalla forte di luce del lampo che lo investe frontalmente  all'altezza degli occhi accecandolo (immagine al lato).

La soluzione è quella di sollevare la parabola verso l'alto per indirizzare la luce sul soffitto e/o girarla lateralmente verso una parete, così che venga diffusa in tutte le direzioni diventando molto più morbida e nettamente meno fastidiosa per le persone che vengono riprese.
(confronta l'immagine a sinistra con quella precedente dove il flash era frontale).

Un ulteriore aiuto viene dal pannellino bianco estraibile che indirizza una piccola quantità di luce in avanti, utile per schiarire parzialmente le ombre sotto occhi, naso e mento, e creare un punto di luce nell'iride.

Canon amplia la linea R con le nuove mirrorless APS-C R7 e R10

Si sente spesso parlare di un imminente abbandono delle fotocamere con sensori più piccoli del Full-Frame, ma i produttori, complice la cont...

Post più popolari