Viltrox - Tre nuovi obiettivi per Fujifilm

Mentre Sigma risponde a coloro che vorrebbero una linea di obiettivi per le fotocamere Fujifilm di non avere in sviluppo obiettivi per l'attacco X-Mount e Fuji si affretta a precisare che non è interessata a fornire i dati tecnici per la fabbricazione di obietti da parte di terzi in quanto esiste già una parco di ottiche proprietarie particolarmente nutrito e di grande qualità, la Viltrox annuncia l'uscita a breve di tre nuovi obiettivi:
23mm f1.4  -  33mm f1.4  e  56mm f1.4,
che si andranno ad affiancare all'85mm f1.8 immesso sul mercato lo scorso anno.


Il parco ottiche della Fujifilm spazia su tutta la gamma delle focali e in gran parte può essere considerato eccellente sotto ogni punto di vista. Pertanto, se il tutto si riducesse alla presenza sul mercato di qualche altro lensbaby o di una riproposizione di vecchi schemi ottici che riportano nostalgicamente alla prima metà del secolo scorso,  Fuji non avrebbe certo di che preoccuparsi.
Sta di fatto però che l'85mm f1.8 recentemente messo in commercio ha già attirato l'attenzione degli appassionati grazie a un corpo interamente in metallo, un gruppo ottico composto da 10 elementi in 7 gruppi e una costruzione di ottimo livello (peso 636g.); è dotato di un AF abbastanza veloce grazie a un motore STM, e  non meno importante, anche preciso; la lunghezza fisica rimane costante per tutto l'intervallo di regolazione e per  la messa a fuoco manuale si può contare su un anello di notevoli dimensioni che presenta una corsa fluida; otticamente l'obiettivo non ha alcuna debolezza di rilievo, è particolarmente nitido su tutto il campo dell'immagine e presenta una buona qualità del bokeh con una sfocatura cremosa nella zona di transizione; sulla parte posteriore è presente un attacco del tipo USB per consentire i futuri aggiornamenti del firmware.



Le impressioni particolarmente favorevoli che ho letto su internet da parte degli appassionati di fotografia che hanno avuto modo di provare l'obiettivo, vengono confermate dalla prova pubblicata sul sito Opticallimits.com .
Sullo stesso portale è anche possibile trovare le prove di un buon numero di obiettivi Fujifilm X, questo consente di poter fare un confronto con le ottiche che sono più vicine come caratteristiche al Viltrox, anche se c'è da tenere conto che il test dell'85mm Viltrox sono stati fatti a 26Mp (risoluzione delle ultime mirrorless aps-c come la X-T3 e XT30) mentre gli obiettivi Fuji sono stati testati a 16Mp.

Se i tre nuovi obiettivi avranno caratteristiche qualitative analoghe all'85mm, grazie anche ai costi che dovrebbero essere decisamente concorrenziali (oggi l'85mm f1.8 Viltrox viene venduto su Amazon a 379€, mentre il 90mm f2 Fuji sale oltre i 900€) lo sforzo fatto dalla Viltrox per entrare nel mercato delle ottiche X-Mount sarà sicuramente premiato.





Canon EOS 90D e M6 mark II


Sono state presentate le nuove APS-C di Canon che si basano su un rinnovato sensore CMOS Dual Pixel da 32,5 megapixel. Le prime prove non ufficiali sulla gamma dinamica (cgarcia, a contributor over at the FredMiranda.com), nonostante i pixel più piccoli rispetto al sensore montato sul precedente modello 80D, mostrano un netto miglioramento su tutta l'estensione delle sensibilità. Il test ha rilevato solo un piccolo guadagno di circa 0,25 EV a 100 ISO, ma che aumenta progressivamente con l'incremento della sensibilità sino ad arrivare a quasi uno stop a 6400 ISO. In pratica la 90D a 6400 ISO si comporta come la 80D a 3200 ISO.
L'aspetto non è irrilevante tenuto conto delle polemiche che spesso si sono sollevate all'uscita di nuovi modelli Canon che mostravano un ritardo sulla gamma dinamica rispetto a Nikon e Sony. 
Se pure la bontà di una fotocamera non si può valutare solo attraverso questo parametro e neppure basandosi esclusivamente sulle misurazioni normalmente utilizzate per la comparazione tra sensori, il fatto che Canon fosse sempre all'inseguimento degli altri sulla gamma dinamica non ha certo giocato a suo favore.

Sono andato a verificare su dxomark.com quale fosse la prestazione dei sensori di due fotocamere APSC che presentano un dato particolarmente buono sulla gamma dinamica: la Nikon D7200 e la Sony A6500. 
La prima, parte molto avvantaggiata a 100 ISO con un valore di ben 14,59ev e scende a 6400 ISO a 9,22; la seconda va da 13,67ev a 100 ISO e cala a 9,31 a 6400 ISO. Le due Canon sembrano quindi (vedremo poi quando usciranno i dati ufficiali) aver eguagliato le prestazioni della Sony.

Nell'immagine che segue vedete i grafici che sono riportati su dxomark, con aggiunto quello relativo alla 5D mark IV, per consentire di valutare le prestazioni anche con una fotocamera full-frame di categoria professionale.

Sul sito Canonrumors.com trovate le caratteristiche e i prezzi di partenza delle nuove fotocamere a breve disponibili sul mercato: 
https://www.canonrumors.com/canon-officially-announces-the-eos-90d-and-eos-m6-mark-ii/

Mentre se siete interessati ad un approfondimento trovate già disponibili sul sito di Canon i relativi manuali in inglese:
- 90D          https://th.canon/en/support/0303624301/1
- M6 mk2   https://th.canon/en/support/0303608201/1

Un tuffo nel passato: Zenith UPA-5M.

Sarà la vecchiaia che avanza, sarà che nonostante l'incredibile e inarrestabile sviluppo della fotografia digitale sono in tanti a scoprire o ritrovare il gusto per l'analogico, alla fine anche io mi son fatto coinvolgere e preso dalla nostalgia ho tirato giù dal piano più alto di un ripostiglio una valigetta verde, 43x35x11cm. con 6,8kg di tecnologia URSS di oltre 50 anni fa.
Sto parlando dell'ingranditore fotografico portatile della Zenith UPA-5M per il formato 35mm (e minori),  capace di ingrandimenti da 2,5 a 8X con messa a fuoco automatica e sino a 20X in manuale, dotato di obiettivo Industar 96Y da 50mm. f/3,5-11.

Lo comprai un bel po' di anni fa a Porta Portese e con questo apparecchio d'epoca iniziai a stampare le mie prime foto, scattate ovviamente con una Zenith E.










Con gli occhi di oggi e la tecnologia che abbiamo a disposizione, non è facile immaginare come sia stato entusiasmante possedere e utilizzare quella reflex spartana e quell'ingranditore dalle linee insolite, due prodotti certamente economici ma di solido metallo con aggiunta di vetro speciale e bakelite. Posso solo dire che grazie a loro si è consolidata definitivamente la mia passione per la fotografia.
La qualità tecnica non poteva essere a livello professionale, ma sappiamo che le foto non si giudicano solo attraverso parametri squisitamente tecnici e le difficoltà derivanti dall'uso di strumenti così semplici, sicuramente obbligava a studiare, sperimentare e approfondire, un vero banco di prova che consentiva di testare da subito la reale volontà di proseguire o meno nell'esperienza fotografica.

Una cosa è certa, non bastava premere il pulsante di scatto e scaricare la foto sul PC, se non ti impegnavi seriamente, con convinzione e passione, non ne usciva niente, sprecavi pellicola, carta da stampa, composti chimici, soldi e anche tempo.


Essendo squattrinato ma volendo tirar fuori il meglio dalle stampe, ricordo che cercai sulle riviste di elettronica due tipologie di circuiti: il primo basato su una fotocellula che consentisse di leggere l'intensità luminosa dell'immagine proveniente dalla proiezione del negativo sul piano dell'ingranditore; il secondo doveva invece essere un temporizzatore in grado di comandare l'accensione della lampada dell'ingranditore per il tempo necessario all'esposizione della carta. Acquistati e montati i componenti necessari per il funzionamento su un circuito stampato autocostruito, feci una lunga serie di test su un negativo campione per tarare la lettura dell'intensità luminosa e i relativi tempi di esposizione, così da poter costruire le scale di riferimento per il mio esposimetro/temporizzatore fai da te.

Ma torniamo al vecchio UPA-5M per vedere qualche particolare dell'ingranditore:

Di seguito vediamo il supporto per i negativi che si apre a libro e monta nella parte superiore un vetrino, utile per garantire la perfetta planarità della pellicola.



La grande sfera contiene la lampada da 75W che fornisce la luce necessaria per illuminare in trasparenza il negativo. E' composta di due parti smontabili sia per consentire di accedere alla lampada, sia per ridurne le dimensioni una volta che si vuole riporre il tutto all'interno della valigetta. La parte superiore ha una calotta realizzata in alluminio per favorire lo smaltimento del calore prodotto dalla lampada.


Subito sotto la sfera troviamo il gruppo condensatore formato da due lenti che servono a distribuire uniformemente la luce prodotta dalla lampada. Tra le due lenti un cassetto che può essere utilizzato per inserire eventuali filtri.


Subito sotto il supporto per i negativi c'è il gruppo di messa a fuoco con le manopole di regolazione e fermo e quindi l'obiettivo da 50mm. che proietterà l'immagine del negativo sul piano dell'ingranditore.


In questa foto, tolto il supporto per i negativi e il cassetto, si vedono meglio le lenti del condensatore. Sull'obiettivo la regolazione del diaframma da f/3,5 a f/11.


Un particolare del filtro rosso che quando viene portato sotto l'asse dell'obiettivo consente di proiettare l'immagine del negativo senza impressionare la carta da stampa (non sensibile alla luce rossa). In questa maniera è possibile posizionare correttamente la carta e solo successivamente iniziare l'esposizione previo spostamento laterale del filtro rosso.


Tutta la testa dell'ingranditore si muove lungo un'asta in metallo con sistema a pressione che ne consente l'allontanamento dal piano di proiezione e il suo bloccaggio nella posizione raggiunta. In questa maniera si ingrandisce progressivamente l'immagine per adattarla alle dimensioni della stampa che si vuole ottenere.




Una parte dei componenti si smonta facilmente, di modo che il tutto possa essere comodamente riposto all'interno della valigetta.
















Canon amplia la linea R con le nuove mirrorless APS-C R7 e R10

Si sente spesso parlare di un imminente abbandono delle fotocamere con sensori più piccoli del Full-Frame, ma i produttori, complice la cont...

Post più popolari