
Nonostante ciò, non si è arrestata l'evoluzione tecnica delle pellicole in bianco e nero, che sono state utilizzate sino ai giorni nostri, grazie all'apprezzamento del quale hanno sempre goduto in campo amatoriale, professionale e artistico.
- I grandi maestri del passato che tutti ricordano e ammirano, ci hanno trasmesso le loro opere migliori proprio in bianco e nero;
- Chi come me si è appassionato alla fotografia da tanto tempo, ha certamente utilizzato pellicole B&W, e probabilmente ha anche avuto modo di sperimentarne direttamente il processo di sviluppo e stampa;
- Molti dei nostri ricordi: fotografie di genitori , nonni e bisnonni, sono in bianco e nero (vedi foto al lato dei miei nonni paterni, ritratti a Venezia in piazza San Marco).
Oggi la fotografia digitale ci restituisce immagini a colori, ma software per l'elaborazione delle immagini come Photoshop mettono a disposizione diverse opzioni per la conversione in bianco e nero, anche se non tutte garantiscono un trasferimento ottimale delle sfumature di colore in gradazioni di grigio. Le possibilità più semplici e di rapido utilizzo sono:
- Selezionare "Immagine" e poi "Metodo": passando da colore RGB a scala di grigio si ottengono risultati accettabili ma non si ha nessun controllo del processo di conversione.
- Selezionare "Immagine" e poi "Regolazioni", se clicchiamo su "Togli saturazione": oltre a non avere nessun controllo, il risultato sarà comunque scadente;

Vediamo però, attraverso un esempio concreto (foto in basso), come si possa ottenere un bianco e nero di ottimo livello, grazie a una ulteriore opzione che garantisce una maggiore possibilità di controllo della conversione.