Una delle prime indicazioni che ho letto in merito all'esposizione nelle fotocamere digitali, è stata quella di fare grande attenzione alle sovraesposizioni per non rischiare di bruciare irrimediabilmente i dettagli nelle luci.
In prima battuta ho pensato che per ottenete un risultato ottimale, nel digitale fosse più prudente optare per una leggera sottoesposizione, da recuperare poi in post-produzione.
La questione potrebbe sembrare di poco conto, dal momento che i sistemi d'esposizione presenti nelle odierne reflex digitali sono sempre più sofisticati e affidabili, ma come detto nei post precedenti, gli esposimetri danno il meglio quando si trovano di fronte a scene poco contrastate, e invece capiterà spesso di avere a che fare con condizioni in cui è presente un contrasto elevato, e per le quali può essere indispensabile modificare le indicazioni del sistema automatico per ottenere risultati ottimali.
Man mano che mi interessavo al problema ho scoperto che: se da una parte, è indispensabile avere sempre presente che i fotorecettori dei sensori hanno una soglia oltre la quale non sono più in grado di registrare valori più alti di luminosità - un punto di overflow che non può essere superato senza perdere irrimediabilmente i dettagli delle zone in luce - (clipped); dall'altra, dobbiamo anche tenere conto di quale sia la risposta alla luce da parte dei sensori:
In prima battuta ho pensato che per ottenete un risultato ottimale, nel digitale fosse più prudente optare per una leggera sottoesposizione, da recuperare poi in post-produzione.
La questione potrebbe sembrare di poco conto, dal momento che i sistemi d'esposizione presenti nelle odierne reflex digitali sono sempre più sofisticati e affidabili, ma come detto nei post precedenti, gli esposimetri danno il meglio quando si trovano di fronte a scene poco contrastate, e invece capiterà spesso di avere a che fare con condizioni in cui è presente un contrasto elevato, e per le quali può essere indispensabile modificare le indicazioni del sistema automatico per ottenere risultati ottimali.
Man mano che mi interessavo al problema ho scoperto che: se da una parte, è indispensabile avere sempre presente che i fotorecettori dei sensori hanno una soglia oltre la quale non sono più in grado di registrare valori più alti di luminosità - un punto di overflow che non può essere superato senza perdere irrimediabilmente i dettagli delle zone in luce - (clipped); dall'altra, dobbiamo anche tenere conto di quale sia la risposta alla luce da parte dei sensori: