Facciamo stampare le nostre foto.

Nonostante la grande praticità di poter rivedere le immagini digitali dei nostri scatti su un qualsiasi display disponibile, le stampe delle foto conservano inalterato un fascino che non ha tempo.

Vi capita mai di tirar fuori dall'armadio una di quelle scatole di latta dove spesso vengono conservate le vecchie fotografie di famiglia?
Nonostante sia uno che ha aderito senza rimpianti all'evoluzione tecnologica, la sensazione che provo guardando le immagini sullo schermo del computer non è la stessa di quando prendo in mano le foto, una per volta, osservando con calma i particolari e lasciando che la mente torni indietro a rivivere quei momenti.
E a riflettere bene, anche parenti e amici sembrano avere una reazione analoga: dopo sole venti immagini viste sul monitor si distraggono, mentre con centinaia di foto che passano di mano in mano si va avanti a  parlare per delle ore.

Se poi ci spostiamo dal campo emotivo a quello razionale, esiste anche un'altra ragione per conservare le stampe delle nostre foto più belle: l'archiviazione digitale, nonostante la facilità di utilizzo e la crescente capienza degli attuali sistemi di memorizzazione, non da ancora tutte le garanzie di poter rivedere la nostre immagini tra cento o più anni, come invece è stato possibile con le stampe ereditate da nonni e bisnonni che ancora custodiamo gelosamente.

Negli anni 70-80 ho fatto l'esperienza di sviluppare le pellicole e stampare le foto: camera oscura, ingranditore, prodotti chimici, bacinelle, pinze e quant'altro; un procedimento con le sue complessità, ma che aveva il pregio di consentire, senza un aggravio economico, risultati decisamente migliori di quelli che poteva fornire il classico laboratorio di stampa sotto casa.
Oggi, con le stampanti a colori che esistono in commercio, sembrerebbe tutto più facile, ma in realtà non è esattamente così: i costi del materiale d'uso e la variabilità dei risultati ottenibili pur dotandosi di una stampante di marca, mi hanno convinto da tempo che è molto meglio avvalersi di un laboratorio di stampa professionale.

Dato che ho intenzione di far stampare una serie di ingrandimenti di foto mie e di mia figlia, ho pensato di fare un test per vedere i risultati che si ottengono su differenti tipologie di carta, scegliendo tra quelle che  vengono normalmente proposte dai fotolaboratori online, e parlarvi di questa mia esperienza.
Dopo alcune ricerche in rete, con l'obiettivo di trovare un Service che potesse garantirmi delle stampe di qualità professionale ad un prezzo soddisfacente, ho fatto la mia scelta e inviato le foto da stampare.

Domenica alla Grande Jatte - Cagliari 2013.

La Grande Jatte è un dipinto a olio su tela realizzato tra il 1884 e 1886 dal pittore francese Georges Pierre Seurat. 
L'opera, che rappresenta una domenica pomeriggio della borghesia parigina nell'isola che sorge in mezzo alla Senna, è diventata il simbolo della manifestazione che da alcuni anni coinvolge gli appassionati del genere Vittoriano e Steampunk, e che prende appunto la denominazione di: "Domenica alla Grande Jatte".

Partecipano tante persone di ogni età, che si divertono a indossare vestiti dell'800, passeggiano lungo il viale dei Giardini Pubblici di Cagliari, stendono e apparecchiano tovaglie sui prati per un picnic, e si iscrivono al concorso che a fine giornata vedrà premiato il miglior abito delle varie categorie in gara.
La quarta edizione della manifestazione, organizzata dall'Associazione Oneiros di Cagliari, comprendeva inoltre: una Mostra Mercato che spaziava dalla produzione artigianale di monili alla ideazione e realizzazione di vestiti d'epoca; la degustazione di te;  giochi, musica e danze della tradizione Irlandese.

Di seguito alcune delle foto che ho scattato durante la giornata:







Una foto alla settimana - 52° di 52 - Foto finale di "Project 52 weeks".

E' iniziato il mese di giugno e quando esce il sole il caldo si fa sentire, ma il vento freddo e il continuo transitare di corpi nuvolosi a volte carichi di pioggia, sembrano aver bloccato l'avvio della stagione estiva. 
Nasce così la foto di questa settimana, con una luce che a momenti appare quasi autunnale, il blu del cielo che cerca di farsi spazio tra le nuvole diradate dal vento, e i turisti che girano per la città a pantaloni corti:


Canon 60D con obiettivo Sigma 10-20 utilizzato a 12mm.; esposizione: f/13 con 1/500sec. a ISO200.

Con questa foto si conclude il ciclo iniziato poco più di un anno fa, con l'impegno di pubblicare e commentare una foto alla settimana. 


Non penso di proseguire reiterando lo stesso progetto, quantomeno nell'immediato, anche se sono ancora indeciso su quale schema o formula adottare. Credo che per qualche tempo mi guarderò intorno, cercando di cogliere dai tanti gruppi di fotografia presenti in rete, eventuali spunti. 
Mi piacerebbe però che nell'ottica per la quale è nato il Blog, qualcuno dei lettori esponesse nei commenti una propria idea in merito o ci facesse partecipi di una sua esperienza.


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