Parcheggi quartiere Fonsarda - Aggiornamento gennaio 2014.

Venerdì 17 gennaio sono iniziati i lavori di modifica della viabilità nelle strade della Fonsarda. 


La trasformazione a senso unico di alcune vie del popoloso quartiere di Cagliari si è resa necessaria per consentire l'incremento dei posti auto, assolutamente insufficienti a coprire le esigenze degli abitanti dopo la chiusura di alcune aree utilizzate da decenni come parcheggi di fortuna, e nelle quali sono in corso da agosto 2013 i lavori per la realizzazione di piazze-giardino (vedi post precedenti cliccando sulle singole date: 14settembre; 17settembre; 3ottobre; 20ottobre).

Le numerose e vivaci proteste degli abitanti hanno sicuramente contribuito ad evitare che si creasse una situazione insostenibile per il quartiere, infatti, oltre all'immediato peggioramento di una condizione già gravosa di carenza dei parcheggi (le aree chiuse garantivano il ricovero notturno a circa 300 auto), esisteva il fondato timore che si volesse anche modificare la tipologia di una parte degli stalli presenti nella zona, trasformandoli in sosta a pagamento.
Oggi possiamo dire che amministratori e politici, pur dopo qualche tentennamento e con differenti sensibilità, hanno accolto in parte i "suggerimenti" dei loro concittadini, e stanno quantomeno provando a dare una risposta complessiva alle necessità del quartiere, tenendo in maggiore considerazione i bisogni delle diverse categorie che lo popolano.



Al momento le variazioni sul senso di marcia hanno interessato solo la Via dei Capraia (senso unico da Via Giudice Chiano a Via dei Visconti) e l'ultimo tratto di Via Giudice Mariano (senso unico da P.zza Giudicessa Elena verso Via dei Visconti); inoltre, dai cartelli stradali che sono già stati piazzati, si evince che la Via dei Visconti rimarrà a doppio senso.




Non appena saranno terminati i lavori nel quartiere, vi darò tutte le indicazioni relative alla nuova viabilità della zona e un parere sull'efficacia del piano che è stato realizzato.





Nel contempo è stata resa disponibile la seconda trance dei parcheggi sotterranei del Parco della Musica: Parcheggio PIAZZA NUOVA (la prima parte è stata aperta poco prima di Natale - in forma gratuita sino alla Befana), ma purtroppo risulta essere di scarsa utilità per i residenti,  dato che:

- Chiude alle 21.00 e le auto devono abbandonare il parcheggio pena la rimozione, e riapre alle 8.00.

- E' chiuso la Domenica e i Festivi.

- L'accesso è solo dalla Via S.Alenixedda e la rampa su Via Giudice Torbeno (quella più vicina alla Fonsarda) è utilizzabile solo per l'uscita.

- Non è ancora attiva la possibilità di stipulare abbonamenti con la società Parkar che lo gestisce, e non si sa se ci saranno convenzioni a tariffa agevolata per i residenti.


In compenso sono spuntate tante strisce blu intorno al Parco della Musica...

- Via S. Alenixedda












... anche nelle strade dove trovavano ricovero le auto degli abitanti delle case della Regione.

- Via Giudice Torbeno


















- Via Cao di S.Marco


















Come potrete notare, in Via Cao di S.Marco c'è un cartello di Parcheggio con la dicitura "residenti", ho pensato: "Non dirmi che i residenti avranno un pass per parcheggiare senza pagare la sosta!", illusione... ho provato a chiedere a un incaricato della Parkar, che pur non sapendo darmi ragguagli sul cosa rappresenti quel cartello, di una cosa era sicuro: "La sosta è a pagamento e devono pagare tutti".


Per quanto riguarda i cantieri aperti per la realizzazione delle piazze-giardino, i lavori sono andati avanti senza sosta e il grosso dell'opera sembra realizzato.

Angolo Via Giudice Chiano - Via dei Capraia
Angolo Via Dei Visconti - Via dei Donoratico
Alcuni lamentano il fatto che lo spazio lasciato per il "giardino" è modesto, in particolare nell'area al lato di Via dei Donoratico, e che in tutti i casi le piante e gli alberi messi a dimora non garantiranno ne una adeguata presenza di verde, ne un futuro riparo dal sole.
Non sono un esperto botanico, ma certo le piante sembrano rade e poco appariscenti (il termine piazze-giardino appare quantomeno presuntuoso), e la scelta di alcune specie lascia qualche perplessità. 
Ho l'impressione però che il lavoro dei giardinieri non sia ancora ultimato e questo potrebbe trarre in inganno, in fondo ci sono ancora tre mesi di tempo prima della consegna delle piazze.


UniversitArt - 2° edizione.

Dall'11 al 21 gennaio si svolge nella Cittadella dei Musei di Cagliari la seconda edizione di UniversitArt, mostra collettiva d'arte contemporanea riservata ai giovani universitari.
Il tema scelto quest'anno: "La perdita dell'identità nella società contemporanea", interessante ma indubbiamente complesso, avrebbe certamente richiesto un tempo di ricerca e sedimentazione decisamente più lungo di quello concesso dal bando.
I giovani che si sono cimentati nella realizzazione delle opere, avvertono una forte spinta verso il campo artistico, ma seguono dei corsi di studio universitari che non lasciano troppo spazio ad altre attività. Questo aspetto non deve però indurre a considerare meno rilevante il lavoro che è stato fatto per questa mostra e l'impegno che ciascuno di loro vi ha messo.
Da semplice osservatore potrei rilevare, come altri hanno fatto, che non tutte le opere mostrano uno studio approfondito sul tema (serviva indubbiamente un tempo maggiore per la preparazione), potrei soffermarmi a criticare l'allestimento (provate voi a organizzare una mostra senza soldi e con vincoli stretti da parte del museo), potrei insistere sul fatto che artisti e organizzatori hanno ancora molta strada da fare (è lo stesso per qualsiasi giovane che intraprenda una qualsiasi altra carriera), ma tutto questo avrebbe ben poco senso.
L'aspetto realmente importante è che si tratta di un'iniziativa valida, e come tale va apprezzata e incentivata, così che possa ripetersi nel tempo e crescere. La vena artistica e la creatività dei nostri giovani, trova raramente un supporto nella formazione scolastica e universitaria, e quando succede è quasi sempre dovuto all'iniziativa di qualche insegnate illuminato o di un gruppo di persone che con convinzione e sacrificio si butta nell'impresa. 
Ben vengano quindi i progetti come questo, i risultati si vedranno nel tempo; probabilmente non tutti diventeranno degli artisti, ma certamente avranno acquisito una maggiore sensibilità artistica e saranno in grado di mettere a frutto le loro capacità creative in altri mestieri.

Di seguito qualche foto scattata domenica mattina, che spero possa invogliarvi a visitare la mostra - orario di apertura 9.00-13.00 e 16.00-19.00 - ingresso gratuito.

Cecilia Leligno - tema centrale del progetto fotografico, la ricerca della perfezione estetica.



Andrea Fenu - Melancholia





Fabio Desu




Valentina Cauli








Simone Casu





L'iniziativa non si limita ad esporre i lavori selezionati per la mostra, ma comprende alcuni forum dedicati a: etnomusicologia, cinema e arte contemporanea, oltre alla premiazione del 1° Concorso di poesia per gli Universitari, la presentazione di un libro e la proiezione di un film.

Per ulteriori indicazioni e notizie potete andare sulla pagina facebook di UniversitArt cliccando quì. 

ACR: Riduzione del rumore alle alte sensibilità.

Una delle innumerevoli raccomandazioni che vengono fatte a chi fotografa in digitale, è quella di usare sensibilità basse, possibilmente 100-200 ISO, per evitare la comparsa del rumore.
Infatti, pur con le dovute differenze esistenti tra marche e modelli, l'aumento della sensibilità comporta sempre un incremento progressivo dei disturbi di chroma e luminanza.
Quando selezioniamo una sensibilità maggiore di quella nativa del sensore, di fatto stiamo amplificando il segnale che è stato generato dai fotositi, manovra che pur consentendo di leggere correttamente i particolari di una scena poco illuminata, introduce nella foto elementi che non fanno parte dell'immagine che stiamo riprendendo. 

Ci sono però situazioni per le quali non si può fare a meno di utilizzare valori elevati di sensibilità; è il caso di tutte quelle situazioni di ripresa nelle quali la luce è scarsa, non possiamo utilizzare il cavalletto e/o i soggetti sono in movimento.
In generale, nelle reflex digitali recenti, il rumore inizia a diventare rilevante dai 1600ISO in su, ma dato che è comunque meglio avere una foto con del rumore da correggere, piuttosto che una immagine inutilizzabile perchè totalmente mossa, non dobbiamo certo rinunciare a fotografare.
In questo post vediamo come migliorare una foto con rumore evidente, direttamente da Adobe Camera Raw.

Come esempio ho scelto un'immagine scattata in teatro durante lo spettacolo "Wellcome to the Musical" della Compagnia Teatrale Elliot (presente anche su Facebook), che si è tenuto il 7 dicembre nell'Auditorium del Conservatorio di Cagliari.
Le motivazioni della scelta risiedono nelle condizioni particolarmente favorevoli per la comparsa di un alto livello di rumore:

- ripresa a mano libera e conseguente utilizzo della sensibilità di 3200ISO
- scarsa illuminazione su alcune zone della scena, i cui soggetti si trovavano agli estremi del palco quasi totalmente fuori portata delle luci.
- la giovane artista interpreta il ruolo di una ragazza di colore, il trucco molto scuro sulla sua pelle accentua la sottoesposizione dello scatto.

Questa è la foto di partenza, nella quale non sono state effettuate correzioni su luminosità e colore (per ingrandire le immagini basta cliccarci sopra con il mouse):


Segue un particolare a 100X; ricordatevi che per valutare l'entità del rumore e gli effetti delle correzioni effettuate è indispensabile ingrandire l'immagine partendo da questo valore. 


Fate attenzione che il menù dello strumento "Riduzione Disturbo" di ACR, prevede che il cursore per la correzione del colore (chroma) sia posizionato di default sul valore di 25. Questa regolazione rappresenta un buon compromesso per una grossa parte degli scatti affetti da rumore, ma se si vuole ottenere il massimo dei risultati è preferibile intervenire con delle correzioni caso per caso.

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