Dall'11 al 21 gennaio si svolge nella Cittadella dei Musei di Cagliari la seconda edizione di UniversitArt, mostra collettiva d'arte contemporanea riservata ai giovani universitari.
Il tema scelto quest'anno: "La perdita dell'identità nella società contemporanea", interessante ma indubbiamente complesso, avrebbe certamente richiesto un tempo di ricerca e sedimentazione decisamente più lungo di quello concesso dal bando.
I giovani che si sono cimentati nella realizzazione delle opere, avvertono una forte spinta verso il campo artistico, ma seguono dei corsi di studio universitari che non lasciano troppo spazio ad altre attività. Questo aspetto non deve però indurre a considerare meno rilevante il lavoro che è stato fatto per questa mostra e l'impegno che ciascuno di loro vi ha messo.
I giovani che si sono cimentati nella realizzazione delle opere, avvertono una forte spinta verso il campo artistico, ma seguono dei corsi di studio universitari che non lasciano troppo spazio ad altre attività. Questo aspetto non deve però indurre a considerare meno rilevante il lavoro che è stato fatto per questa mostra e l'impegno che ciascuno di loro vi ha messo.
Da semplice osservatore potrei rilevare, come altri hanno fatto, che non tutte le opere mostrano uno studio approfondito sul tema (serviva indubbiamente un tempo maggiore per la preparazione), potrei soffermarmi a criticare l'allestimento (provate voi a organizzare una mostra senza soldi e con vincoli stretti da parte del museo), potrei insistere sul fatto che artisti e organizzatori hanno ancora molta strada da fare (è lo stesso per qualsiasi giovane che intraprenda una qualsiasi altra carriera), ma tutto questo avrebbe ben poco senso.
L'aspetto realmente importante è che si tratta di un'iniziativa valida, e come tale va apprezzata e incentivata, così che possa ripetersi nel tempo e crescere. La vena artistica e la creatività dei nostri giovani, trova raramente un supporto nella formazione scolastica e universitaria, e quando succede è quasi sempre dovuto all'iniziativa di qualche insegnate illuminato o di un gruppo di persone che con convinzione e sacrificio si butta nell'impresa.
L'aspetto realmente importante è che si tratta di un'iniziativa valida, e come tale va apprezzata e incentivata, così che possa ripetersi nel tempo e crescere. La vena artistica e la creatività dei nostri giovani, trova raramente un supporto nella formazione scolastica e universitaria, e quando succede è quasi sempre dovuto all'iniziativa di qualche insegnate illuminato o di un gruppo di persone che con convinzione e sacrificio si butta nell'impresa.
Ben vengano quindi i progetti come questo, i risultati si vedranno nel tempo; probabilmente non tutti diventeranno degli artisti, ma certamente avranno acquisito una maggiore sensibilità artistica e saranno in grado di mettere a frutto le loro capacità creative in altri mestieri.
Di seguito qualche foto scattata domenica mattina, che spero possa invogliarvi a visitare la mostra - orario di apertura 9.00-13.00 e 16.00-19.00 - ingresso gratuito.
Di seguito qualche foto scattata domenica mattina, che spero possa invogliarvi a visitare la mostra - orario di apertura 9.00-13.00 e 16.00-19.00 - ingresso gratuito.
Cecilia Leligno - tema centrale del progetto fotografico, la ricerca della perfezione estetica.
Andrea Fenu - Melancholia
Fabio Desu
Valentina Cauli
Simone Casu
L'iniziativa non si limita ad esporre i lavori selezionati per la mostra, ma comprende alcuni forum dedicati a: etnomusicologia, cinema e arte contemporanea, oltre alla premiazione del 1° Concorso di poesia per gli Universitari, la presentazione di un libro e la proiezione di un film.
Per ulteriori indicazioni e notizie potete andare sulla pagina facebook di UniversitArt cliccando quì.