L'Esposizione - 2°parte

Intorno al 1930 nascono i primi esposimetri elettrici: utilizzano una cellula fotosensibile al selenio capace di produrre un debole segnale elettrico proporzionale all'intensità della luce che la colpisce; la corrente generata viene inviata a un galvanometro il cui ago indica su un'apposita scala, un valore che consente di risalire all'esposizione necessaria per quelle condizioni di luce.
Ma prima del 1930 come si stabiliva l'esposizione necessaria per impressionare le pellicole?
Si utilizzavano prevalentemente delle tabelle che riassumevano le condizioni di luce più comuni, i fotografi professionisti custodivano gelosamente gli appunti sui risultati ottenuti dalle prove sul campo, e i produttori di pellicole inserivano dei fogli esplicativi nelle confezioni. 
Se capitava di non avere le tabelle a disposizione, poteva essere necessario fare ricorso alla propria memoria, e quindi si escogitavano regole che ne facilitassero il compito, ad esempio quella universalmente conosciuta come "regola del 16".
Questa regola stabilisce un punto fermo per una specifica condizione di luce: "Se il soggetto è illuminato frontalmente dalla luce del sole, con cielo sereno e nelle ore centrali della giornata, bisogna impostare il diaframma f/16 e un tempo di scatto uguale al reciproco della sensibilità della pellicola utilizzata" (ad esempio: con una pellicola 100 ISO, si utilizzerà un tempo di 1/100s). Naturalmente l'f/16 serve solo come riferimento mnemonico,

L'Esposizione - 1°parte

Sia il fotografo professionista che quello dilettante certamente concorderanno sul fatto che una buona foto deve essere esposta correttamente, ma è importante rilevare subito che coesistono due aspetti che concorrono nel  determinare quale sia la corretta esposizione per una determinata fotografia:

- Se consideriamo l'aspetto tecnico, l'esposizione corretta si ottiene quando la fotografia riproduce il massimo possibile delle informazioni contenute nella scena ritratta, e per fare questo è necessario curare che sia nelle zone più chiare che in quelle più scure, non vega perso alcun dettaglio o sfumatura di colore rilevante (vedi foto al lato di Ansel Adams).
- Se consideriamo l'aspetto creativo,  dato che la fotografia è anche una forma d'arte e quindi entrano in gioco ulteriori elementi oltre la ricerca del massimo dettaglio, la corretta esposizione è anche quella che corrisponde a quanto il fotografo immaginava  o voleva ottenere quando ha deciso di scattare quella foto,
lasciando spazio al messaggio che trasmette e quindi alle sensazioni che è in grado di comunicare (vedi foto in alto a destra di  Richard Lohmann).

Da questo derivano due considerazioni importanti:

1) non esiste una corretta esposizione in senso assoluto; esistono una serie di possibili esposizioni che metteranno in risalto le diverse peculiarità delle scena che si è deciso di ritrarre, e l'esposizione corretta sarà quella che asseconda i fini espressivi del fotografo.

2) è essenziale conoscere a fondo tutti gli elementi che concorrono a determinare l'esposizione,  a partire dal funzionamento e dalle caratteristiche della propria attrezzatura, così da riuscire ad ottenere il massimo controllo possibile sul risultato che vogliamo ottenere.

Nei commenti inseriti sul blog, mi è arrivato l'invito a non trascurare il fatto che

Un argomento o un tema da trattare insieme

Vorrei avere un vostro suggerimento su qualche argomento da trattare o approfondire, oppure un tema sul quale aprire una discussione; non ponetevi il problema se sia qualcosa di troppo semplice o troppo complicato, l'importante è che sia nell'ambito della fotografia: dallo scatto all'elaborazione delle foto, dalle fotocamere alle attrezzature e il loro utilizzo, dai maestri della fotografia alla fotografia contemporanea, da una foto particolare che avete visto a una vostra foto sulla quale vorreste avere un parere spassionato.   

Basta che inseriate un vostro commento in questo post e io cercherò di sviluppare quanto vorrete propormi; l'obiettivo non è quello di insegnare agli altri o giudicare, ma semplicemente di stimolare la curiosità, la ricerca, l'approfondimento, e possibilmente lo scambio di esperienze tra coloro che si sono appassionati o si stanno appassionando alla fotografia.

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