Abbiamo visto che buona parte delle aberrazioni tipiche dei sistemi ottici, hanno l'effetto di sfocare e deformare i punti dei quali si compone l'immagine, causando una diminuzione generale della nitidezza. Ma come si può misurare la qualità di un'ottica senza incorrere in valutazioni soggettive e che consenta di paragonare le rese di obiettivi simili ma di marche diverse?
MTF, Modulation Transfer Fuction (Funzione di trasferimento della modulazione): nasce con il compito di misurare la capacità di un sistema ottico di trasferire correttamente i dettagli dell'immagine alla pellicola o al sensore. I principali parametri che vengono testati sono:
Spesso vediamo che viene data troppa rilevanza alla risoluzione di un obiettivo, mentre è l'abinamento tra un alto potere risolutivo e un contrasto elevato che consente di avere una visione chiara dei dettagli del soggetto riprodotto.
L'MTF misura il trasferimento di contrasto all'aumentare della frequenza spaziale; vediamo come si comporta un obiettivo con un esempio pratico: prendiamo in considerazione una frequenza di 10 LP/mm. (coppie di linee per millimetro), e supponiamo di rilevare un trasferimento pari a 0,9 (il valore ideale teorico sarebbe uguale a 1), se aumentiamo la frequenza a 20 LP/mm. troveremo che il valore MTF è sceso a 0,6, e se portiamo la frequenza a 40 LP/mm. l'MTF precipiterà a valori vicini allo 0,2 , tanto che la differenza tra linee bianche e nere incomincerà ad essere poco percepibile (vedi immagine in alto).
In linea generale i test MTF vengono fatti misurando il trasferimento a 10 LP/mm e 30 LP/mm, a partire dal centro dell'immagine sino ai suoi bordi (sappiamo infatti che le aberrazioni si fanno sempre più marcate man mano che ci spostiamo verso i bordi dell'immagine sfruttando le parte più esterna delle lenti). La rilevazione a basse frequenze spaziali (10 LP/mm) fornisce prevalentemente indicazioni sul contrasto dell'ottica, mentre le alte frequenze spaziali (30 LP/mm) danno maggiori informazioni sul suo potere risolvente.
MTF, Modulation Transfer Fuction (Funzione di trasferimento della modulazione): nasce con il compito di misurare la capacità di un sistema ottico di trasferire correttamente i dettagli dell'immagine alla pellicola o al sensore. I principali parametri che vengono testati sono:
- La risoluzione: capacità di riprodurre distintamente coppie alternate di linee bianche e nere di spessore man mano decrescente.
- Il contrasto dell'immagine: la capacità di tenere ben separate e chiaramente distinguibili le aree chiare da quelle scure.
Spesso vediamo che viene data troppa rilevanza alla risoluzione di un obiettivo, mentre è l'abinamento tra un alto potere risolutivo e un contrasto elevato che consente di avere una visione chiara dei dettagli del soggetto riprodotto.
L'MTF misura il trasferimento di contrasto all'aumentare della frequenza spaziale; vediamo come si comporta un obiettivo con un esempio pratico: prendiamo in considerazione una frequenza di 10 LP/mm. (coppie di linee per millimetro), e supponiamo di rilevare un trasferimento pari a 0,9 (il valore ideale teorico sarebbe uguale a 1), se aumentiamo la frequenza a 20 LP/mm. troveremo che il valore MTF è sceso a 0,6, e se portiamo la frequenza a 40 LP/mm. l'MTF precipiterà a valori vicini allo 0,2 , tanto che la differenza tra linee bianche e nere incomincerà ad essere poco percepibile (vedi immagine in alto).
In linea generale i test MTF vengono fatti misurando il trasferimento a 10 LP/mm e 30 LP/mm, a partire dal centro dell'immagine sino ai suoi bordi (sappiamo infatti che le aberrazioni si fanno sempre più marcate man mano che ci spostiamo verso i bordi dell'immagine sfruttando le parte più esterna delle lenti). La rilevazione a basse frequenze spaziali (10 LP/mm) fornisce prevalentemente indicazioni sul contrasto dell'ottica, mentre le alte frequenze spaziali (30 LP/mm) danno maggiori informazioni sul suo potere risolvente.