Dopo un periodo di apparente
stasi, dovuta al passaggio
dall’analogico al digitale, il Bianco e Nero sta vivendo una nuova giovinezza: nell'analogico si sta verificando un incremento delle vendite relative alle sue pellicole (quelle a colori sono crollate), mentre in campo digitale si moltiplicano i software per trasformare gli scatti a colori in immagini monocromatiche di alta qualità.
Un ottimo plug-in per Photoshop è Silver Efex Pro 2 della Nik Software , società che ho imparato ad apprezzare e della quale ho recensito lo scorso anno il software per l'elaborazione HDR (clicca quì per vedere il post).
Per
tutti i prodotti della Nik Software sono disponibili le relative versioni demo utilizzabili con tutte le funzioni per la durata di 15 giorni, che potete scaricare direttamente dal loro sito: http://www.niksoftware.com/site/ , così da poter testare personalmente la bontà del software prima di un possibile acquisto.
Il plug-in viene installato
automaticamente all’interno di Photoshop e lo ritroveremo sotto il menù “Filtri / NikSoftware / Silver Efex Pro"; selezionando il filtro si aprirà una schermata con i relativi pannelli di controllo, al centro della quale vedremo la nostra immagine già trasformata in B&W con le impostazioni di tipo "Neutro".
La colonna a destra è invece dedicata totalmente ai pannelli di regolazione, attraverso i quali potremo intervenire per modificare ogni aspetto della conversione in B&W.
Troviamo poi l'interessante pannello delle REGOLAZIONI SELETTIVE, che consente di inserire dei "Punti di controllo" attraverso i quali poter intervenire solo su specifiche zone dell’immagine.
Basta cliccare sull'apposito pulsante per indicare al programma che si vuole aggiungere un punto di controllo e poi spostarsi sull'immagine e selezionare il centro dell'area nella quale si vuole agire.
Il primo cursore che compare consente di regolare il diametro dell'area d'intervento, mentre tutti gli altri permettono di variare una serie di parametri al suo interno; se durante il proseguo della lavorazione non si è soddisfatti delle regolazioni, queste possono essere modificate in qualsiasi momento. Ogni punto selezionato ha regolazioni indipendenti dagli altri, ma si può decidere di applicare le stesse regolazioni a più punti di controllo.
Pannello REGOLAZIONI DI FINITURA: consente quattro ulteriori interventi per rifinire il lavoro di conversione:
-Tonalità: propone 24 filtri che riproducono varianti di colore monocromatiche ricorrenti in campo fotografico, tra le quali le conosciute tonalità seppia, selenio, rame, ecc.
Di lato si può vedere il risultato ottenuto sulla finitura dei bordi con le regolazioni di cui sopra.
Nell'ultimo pannello: LENTE E ISTOGRAMMA, si può scegliere se visualizzare un’area fortemente ingrandita della parte di immagine dove staziona il cursore del mouse,
oppure l’istogramma relativo ai valori di grigio, secondo una scala decadale che ricorda quella del sistema zonale di Ansel Adams; se clicchiamo con il mouse su uno dei dieci valori, vengono evidenziate le aree di grigio ricomprese in quella gamma.
Nell'immagine che segue si può vedere quanto viene mostrato sull'immagine che ho utilizzato, se ad esempio clicchiamo sulla zona 4:
Tutti i valori di grigio appartenenti a quella zona sono stati evidenziati attraverso un tratteggio di color rosso.
Premendo il tasto OK in basso a destra, torneremo su Photoshop e le modifiche relative alla conversione monocromatica verranno applicate sull'immagine di partenza in pochi secondi.
Se invece volessimo agire solo su alcune parti della foto, basterà cliccare sul tasto PENNELLO e una volta reindirizzati su Photoshop, dipingere con un pennello di dimensioni adeguate le zone dell'immagine che vogliamo siano riprodotte in monocromatico.
Per finire, due esempi di conversione:
- Il primo è il risultato ottenuto emulando la risposta della famosa pellicola FP4 della Ilford:
- Il secondo è una conversione in tonalità seppia con cornice, nella quale si è dato maggior risalto alla struttura e al controllo del contrasto :
E' naturale che nelle prime prove si possa essere portati a utilizzare le pre-impostazioni, ma consiglio vivamente di provare sempre ad apportare delle modifiche sui tanti parametri presenti, osservando attentamente come agiscono sull'immagine, così da poter ottimizzare la conversione sulle caratteristiche della singola foto e ottenere di valorizzarla al meglio.
Clicca sull'immagine per ingrandirla. |
Sulla colonna di sinistra troviamo una nutrita serie di
pre-impostazioni, che consentono di avere una base dalla quale partire per iniziare la
nostra conversione; nonostante possano essere utilizzate così come sono, rimangono comunque modificabili attraverso le numerose opzioni di regolazione presenti nel programma.
Le pre-impostazioni sono state divise su tre categorie: Moderno, Classico e Anticato, per quest’ultima serie sono anche disponibili alcuni stili tipici delle antiche lastre piane di grande formato.
Le pre-impostazioni sono state divise su tre categorie: Moderno, Classico e Anticato, per quest’ultima serie sono anche disponibili alcuni stili tipici delle antiche lastre piane di grande formato.
Basta un clic con il mouse sull'anteprima per selezionare lo stile scelto, il comando verrà evidenziato attraverso la comparsa di una sottile cornice gialla, e vedremo trasformarsi immediatamente la nostra immagine secondo i parametri previsti per quella tipologia.
Se lo riteniamo utile, è possibile esaminare affiancate o sovrapposte tra loro, l'immagine che abbiamo modificato insieme a quella d'apertura (impostazione Neutra), così da poter apprezzare meglio l'effetto degli interventi apportati.
La colonna a destra è invece dedicata totalmente ai pannelli di regolazione, attraverso i quali potremo intervenire per modificare ogni aspetto della conversione in B&W.
Nel pannello REGOLAZIONI GLOBALI, troviamo i cursori di alcune regolazioni classiche dell'elaborazione sulle foto digitali: Luminosità, Contrasto e Struttura, insieme alla protezione delle Ombre e delle Alte
luci.
La regolazione relativa alla "Struttura" è particolare, in quanto agisce aumentando il contrasto all'interno degli oggetti evitando di alterarne i bordi, così da migliorare il dettaglio senza generare artefatti.
Ogni parametro consente una serie di regolazioni più fini, prendiamo ad esempio quelle della Luminosità: come potete vedere prevede la separazione tra Alte luci, Mezzitoni e Ombre, oltre a un cursore per la regolazione Dinamica, che permette di adattare automaticamente la luminosità alle diverse aree tonali della foto, migliorando significativamente la gamma di contrasto.
Troviamo poi l'interessante pannello delle REGOLAZIONI SELETTIVE, che consente di inserire dei "Punti di controllo" attraverso i quali poter intervenire solo su specifiche zone dell’immagine.
Basta cliccare sull'apposito pulsante per indicare al programma che si vuole aggiungere un punto di controllo e poi spostarsi sull'immagine e selezionare il centro dell'area nella quale si vuole agire.
Il primo cursore che compare consente di regolare il diametro dell'area d'intervento, mentre tutti gli altri permettono di variare una serie di parametri al suo interno; se durante il proseguo della lavorazione non si è soddisfatti delle regolazioni, queste possono essere modificate in qualsiasi momento. Ogni punto selezionato ha regolazioni indipendenti dagli altri, ma si può decidere di applicare le stesse regolazioni a più punti di controllo.
Pannello FILTRO COLORE: consente di sovrapporre all’immagine un filtro
regolabile in Tinta e Intensità.
Il risultato che si ottiene è analogo a quello di un filtro colorato messo davanti all'obiettivo in fase di scatto quando si utilizza una pellicola B&W, e come tale non servirà quindi per colorare l'immagine, ma agirà sulla conversione in tonalità di grigio dei colori in essa presenti, schiarendo le aree del suo stesso colore e scurendo quelle di colore complementare.
Il risultato che si ottiene è analogo a quello di un filtro colorato messo davanti all'obiettivo in fase di scatto quando si utilizza una pellicola B&W, e come tale non servirà quindi per colorare l'immagine, ma agirà sulla conversione in tonalità di grigio dei colori in essa presenti, schiarendo le aree del suo stesso colore e scurendo quelle di colore complementare.
Pannello TIPI DI PELLICOLA: consente di riprodurre la risposta di buona
parte delle pellicole in B&W conosciute,
ma è possibile anche decidere di modificarne
ulteriormente la dimensione della grana, la risposta ai singoli colori, e in analogia ai comandi già conosciuti di Photoshop, di agire sul contrasto modificando i Livelli o variando le Curve.
Pannello REGOLAZIONI DI FINITURA: consente quattro ulteriori interventi per rifinire il lavoro di conversione:
-Tonalità: propone 24 filtri che riproducono varianti di colore monocromatiche ricorrenti in campo fotografico, tra le quali le conosciute tonalità seppia, selenio, rame, ecc.
-Vignettatura: è possibile dosare la quantità e le dimensioni, oltre a modificare geometricamente l'effetto, spostandosi da quello circolare classico a quello squadrato rettangolare.
-Brucia bordi: consente di sfumare separatamente i quattro bordi
dell’immagine dosando: intensità, dimensione e modalità di transizione.
-Bordi immagine: introduce la possibilità di inserire 14
diverse cornici, regolandone la dimensione, la distribuzione, e se il disegno corrispondente debba essere Pulito o Grezzo;
inoltre, per alcune delle cornici, si può agire su un tasto “Varia bordo” che propone a ogni pressione lo stesso schema, ma con una distribuzione sempre differente delle irregolarità sulla cornice.
inoltre, per alcune delle cornici, si può agire su un tasto “Varia bordo” che propone a ogni pressione lo stesso schema, ma con una distribuzione sempre differente delle irregolarità sulla cornice.
Di lato si può vedere il risultato ottenuto sulla finitura dei bordi con le regolazioni di cui sopra.
Nell'ultimo pannello: LENTE E ISTOGRAMMA, si può scegliere se visualizzare un’area fortemente ingrandita della parte di immagine dove staziona il cursore del mouse,
oppure l’istogramma relativo ai valori di grigio, secondo una scala decadale che ricorda quella del sistema zonale di Ansel Adams; se clicchiamo con il mouse su uno dei dieci valori, vengono evidenziate le aree di grigio ricomprese in quella gamma.
Nell'immagine che segue si può vedere quanto viene mostrato sull'immagine che ho utilizzato, se ad esempio clicchiamo sulla zona 4:
Tutti i valori di grigio appartenenti a quella zona sono stati evidenziati attraverso un tratteggio di color rosso.
Premendo il tasto OK in basso a destra, torneremo su Photoshop e le modifiche relative alla conversione monocromatica verranno applicate sull'immagine di partenza in pochi secondi.
Se invece volessimo agire solo su alcune parti della foto, basterà cliccare sul tasto PENNELLO e una volta reindirizzati su Photoshop, dipingere con un pennello di dimensioni adeguate le zone dell'immagine che vogliamo siano riprodotte in monocromatico.
Per finire, due esempi di conversione:
- Il primo è il risultato ottenuto emulando la risposta della famosa pellicola FP4 della Ilford:
- Il secondo è una conversione in tonalità seppia con cornice, nella quale si è dato maggior risalto alla struttura e al controllo del contrasto :
E' naturale che nelle prime prove si possa essere portati a utilizzare le pre-impostazioni, ma consiglio vivamente di provare sempre ad apportare delle modifiche sui tanti parametri presenti, osservando attentamente come agiscono sull'immagine, così da poter ottimizzare la conversione sulle caratteristiche della singola foto e ottenere di valorizzarla al meglio.