Una foto alla settimana - 7° di 52.

Questa settimana inserisco un'altra foto sull'ex manicomio di Cagliari: Villa Clara. La sua storia inizia a fine secolo scorso, quando la Provincia acquistò il terreno sulla collina denominata Monte Claro; chiuso definitivamente nell'inverno del 1998, ha subito profonde trasformazioni e oggi ospita uffici e ambulatori della Azienda Sanitaria di Cagliari, che l'ha trasformato nella "Cittadella della salute"
Nonostante gli interventi di ristrutturazione dei fabbricati che insistevano sulla vasta area a sud del colle, rimangono ancora alcuni vecchi edifici abbandonati che hanno attirato la mia attenzione.


Canon 60D con obiettivo Sigma 10-20 a 10mm., f/11 con 1/40sec. a 200ISO. Elaborazione come falso HDR (ricavato da un solo scatto) per dare maggiore drammaticità all'immagine.
Qualcuno mi dirà che un'elaborazione forzata attraverso l'HDR rischia di snaturare la foto, ma vi posso assicurare che in questo caso rappresenta esattamente quella che è stata la mia percezione entrando in quel locale: infissi senza vetri, pavimento e pareti incrostate e annerite dai residui di un probabile incendio, un bottiglione di alcol illuminato dal sole che filtrava da una finestra; un forte impatto emotivo, che mi ha subito portato con la mente a immaginare quanti e quali drammi  devono essersi svolti all'interno di quelle mura.
La focale grandangolare spinta (corrispondente a un 16mm. nel full-frame) ha consentito di mettere in primo piano il bottiglione mantenendo visibile l'ambiente nel quale si trovava.

Sagra di Sant'Efisio 2012 - gruppi a piedi - 2°parte

In questo post trovate la seconda parte delle foto fatte ai gruppi a piedi; nella prossima, e ultima puntata dedicata alla Sagra di Sant'Efisio, inserirò le immagini dei gruppi a cavallo.
Come  per le  foto pubblicate  nei  post precedenti,  se  volete guardarle in formato più grande  vi  basterà entrare nel mio album  presente  su  Picasa , o  più  semplicemente cliccare sulla slideshow:  "365° sagra di Sant'Efisio - 2012" , che trovate nella  colonna a destra di questa pagina.

Se qualcuno dei partecipanti alla sagra volesse che il proprio nome e quello del gruppo con il quale sfilava sia inserito nella didascalia delle foto, o se fosse interessato ad avere alcune delle immagini in formato originale, può inviarmi una mail all'indirizzo: rodolfoserpi54@gmail.com.
Resta inteso che nel caso in cui qualcuna delle persone ritratte, indipendentemente dalla motivazione,  ritenesse di non voler comparire nel post, basta che mi informi attraverso i commenti o utilizzando la mail indicata sopra, e provvederò a togliere la foto dal blog.






Una foto alla settimana - 6° di 52.

Quando mi capita di incappare in strutture abbandonate provo due sentimenti contrastanti: da una parte il  rammarico per il degrado di un edificio, un'area o un di quartiere della città; dall'altra una sorta di attrazione per la quale scatta la curiosità di scoprire ciò che il rudere è ancora in grado di raccontare e la voglia di riuscire a documentarlo attraverso la fotografia.
La foto di questa settimana è fatta nell'area dell'ex manicomio di Cagliari, quasi totalmente ristrutturata e utilizzata dalla USL per i servizi sanitari. A ridosso della recinzione che confina con Monte Claro si trovano i resti di quella che probabilmente era una cisterna. L'immagine presa dall'interno con il sole che fa capolino da un lato è quella che mi piace di più.


Fotocamera Canon 60D con obiettivo EF 15-85, utilizzato a 15mm. (equivalente a 24mm. nel full-frame), diaframma regolato su f/16 per avere tutto a fuoco; tempo 1/80sec. con 200ISO - Data la condizione di forte controluce, ho unito l'immagine di partenza con altre due a + e - 1 EV (elaborazione da Photoshop di una singola immagine), così da non perdere i particolari relativi alla struttura.


Sagra di Sant'Efisio 2012 - gruppi a piedi.

Come promesso nel  post del 5 maggio dedicato alle Traccas,  inserisco altre venticinque immagini della sagra di Sant'Efisio 2012: questa volta le foto sono state fatte ai numerosissimi gruppi di tutta la Sardegna che sfilano a piedi:







Una foto alla settimana - 5° di 52.

Passeggiata "mano nella mano" al parco di Monte Urpino di Cagliari.


Fotocamera Pentax con obiettivo 50-200 utilizzato a 200mm. - f7,1 e 1/250sec. - ho preferito utilizzare un B&W a forte contrasto per evitare che i tanti colori in gioco potessero distrarre dal soggetto principale.


356° edizione della sagra di Sant'Efisio - 2012

Il 1° maggio è per i Cagliaritani una data due volte importante: alla festa dei lavoratori si affianca un evento che vede una grande partecipazione popolare: la sfilata d'apertura della festa che viene dedicata ogni anno a Sant'Efisio; la manifestazione, che ha visto la sua prima edizione nel lontano 1657, si protrae per quattro giorni, sempre in equilibrio tra fede e devozione, folklore e tradizione (vedi quì il post del 2011). Lo scorso anno avevo trascurato di fotografare le Traccas: carri da lavoro trainati da un giogo di di buoi (unico mezzo di trasporto disponibile in passato), che in occasione delle feste venivano adornati da fiori, frutti e tessuti, suppellettili, strumenti da lavoro e cibi tradizionali; la ricchezza degli addobbi della Tracca, era in qualche modo rappresentativa dello status della famiglia che la preparava a portava in processione. 
Oggi inserisco esclusivamente venti foto scelte tra quelle che ho fatto alle Traccas, che per inciso aprono sempre la sfilata del 1 maggio; nei prossimi post metterò i gruppi a piedi e quelli a cavallo.






Una foto alla settimana - 4° di 52.

Non mi permettono di aprire una nuova finestra, e io me la dipingo! La foto è stata scattata a Cagliari, all'inizio di via Università subito dopo la Porta dei Leoni.

Fotocamera Canon 60D con obiettivo EF-S 15-85 utilizzato a 80mm., f9 e 1/200sec., ISO200.

WorldWide Pinhole Photography Day - 2012

Pinhole 8x10 - realizzata da Riccardo Gazzarri
 www.riccardogazzarri.it
Domenica 29 aprile era la "Giornata mondiale della fotografia a foro stenopeico"
Nell'era del digitale, può apparire curioso il fatto che tante persone siano ancora attratte da una tecnica così antica da essere all'origine stessa della fotografia, ma la possibilità di ottenere delle foto utilizzando nient'altro che un piccolo forellino sulla parete di una scatola a tenuta di luce (fatta di semplice di cartone o legno), ha un qualcosa di magico e affascinante.
Personalmente, nei limiti delle mie conoscenze e capacità, mi è sempre piaciuto comprendere il funzionamento di ogni cosa, e magari ingegnarmi per costruire in maniera artigianale qualche accessorio da utilizzare, credo quindi di poter comprendere quanto possa essere forte la passione che anima i fotografi che si dedicano alla "fotografia senza obiettivo"
L'apparecchio a foro stenopeico (Pinhole) discende direttamente dalla "camera obscura", descritta da Aristotele e successivamente adottata dai pittori per aiutarsi a riprodurre fedelmente la prospettiva nello studio del  paesaggio.
Perché l'immagine sia sufficientemente dettagliata, il foro deve essere molto piccolo: 0,2 - 0,6 mm., di forma rotonda (il più possibile precisa), e realizzato su un lamierino (ottone, alluminio, ecc.) del più basso spessore possibile. Fori di diametro così piccolo consentono di avere una elevatissima profondità di campo, tanto che non è necessario nessun dispositivo di messa a fuoco, ma naturalmente obbligano a tempi di esposizione molto lunghi e quindi all'utilizzo del cavalletto.

Una foto alla settimana - 3° di 52

Girovagando per la città può capitare di trovarsi di fronte a soggetti molto particolari: non so se l'artista che ha creato la composizione sia stato mosso da una qualche avversione per la marca delle scarpe o da uno spirito ecologista. Se comunque volesse assumersi la paternità dell'opera, sarò lieto di inserire il suo pseudonimo nel post.


Canon 60D con obiettivo EF-S 15-85 a 78mm. - f5,6 - 1/160sec. - 100ISO. 
Ho voluto modificare lo sfondo in bianco e nero per dare maggior risalto al soggetto.

Pellicola o Digitale?


Bisogna prendere atto che la fotografia è sempre più appannaggio del digitale; sarà la praticità d’uso rispetto alla tradizionale pellicola, abbinata a una sempre maggiore presenza dei PC nelle nostre case, ma la tecnologia digitale: dai cellulari alle piccole compatte, sino alle reflex, ha avuto un ruolo di rilievo nel risvegliare l’interesse da parte del grande pubblico nei confronti della fotografia, risollevando un mercato che per lungo tempo aveva registrato un progressivo declino.  
Ciononostante, il sistema analogico gode ancora del favore di molti estimatori, che ritengono insuperate le caratteristiche delle pellicole fotografiche, e che non amano lo spirito attraverso il quale viene vissuta la fotografia dopo l’avvento del digitale.

Periodicamente vedo rinascere tra gli amanti della fotografia il seguente quesito: ma, è meglio la pellicola o il digitale? 

Naturalmente dietro a questa domanda si nascondono aspetti emozionali che forse non si sopiranno mai, ma per quanto riguarda la questione puramente tecnica, esistono delle analisi attendibili di confronto tra i risultati che si ottengono utilizzando vecchio e nuovo sistema?

Su internet ho trovato un test fatto alcuni anni fa da Valerio Pardi per la Nital (http://www.nital.it/experience),


che già dal 2007 scriveva un articolo sul sorpasso del digitale nei confronti della pellicola, affermando che la Nikon D200, con i suoi 10Mp, forniva immagini nettamente migliori, sia per definizione che latitudine di posa, rispetto a una Nikon F con pellicola Fujicrhrome Velvia 100F; si spingeva poi sino al punto di asserire che, il risultato ottenuto dalla macchina digitale era talmente buono da potersi paragonare a quello di una pellicola medio formato da 6x4,5.

Una foto alla settimana - 2° di 52

Il tempo migliora, così ho fatto una passeggiata sulla costa di fronte a Cagliari. Arrivato alla spiaggetta di Cala Mosca ho proseguito a piedi  muovendomi sulla sua destra in direzione del faro; giunto quasi alla punta del promontorio di Sant'Elia ho fotografato questo scorcio tra le rocce calcaree caratteristiche della zona. 

Obiettivo Pentax 18-55mm., utilizzato a 18mm.- apertura f13 per avere una buona profondità di campo;  filtro polarizzatore per migliorare la trasparenza dell'acqua.

Una foto alla settimana - Project 52 weeks

http://weblifeitalia.it/FOTOGRAFIA/
Per buona parte delle attività che vengono intraprese, si ha la tendenza a dare una grande rilevanza alla preparazione teorica, trascurando a volte l'importanza che riveste l'applicazione pratica.
Anche nel caso della fotografia, l'apprendimento attraverso l'esperienza diretta è essenziale per riuscire a perfezionare la tecnica di ripresa e sviluppare la propria creatività. 
Ma non di rado intervengono aspetti personali di varia natura che finiscono con il limitare fortemente le occasioni nelle quali ci trasciniamo dietro la macchina fotografica; può essere pertanto utile decidere di portare avanti un progetto che stabilisca delle scadenze periodiche da rispettare, "obbligandoci" a scattare delle fotografie con una certa continuità.

Sono nati così: Project 365, Daily Photography, 365 Days, progetti per i quali ci si impegna a fare una foto al giorno per un'intero anno; lo stimolo che ne deriva ha sicuramente delle ricadute positive, indipendentemente dal livello di preparazione del fotografo che decide di misurarsi con se stesso aderendo a queste iniziative. 
La necessità di pubblicare una foto al giorno ci costringerà a scoprire nuovi soggetti che altrimenti non avremmo preso in considerazione, a provare inquadrature e angolazioni di ripresa totalmente diverse dal consueto, e a sviluppare un sano senso critico su quanto riusciamo a produrre, visto che sarà indispensabile scegliere tra le tante foto scattate, quelle da proporre al giudizio degli altri.

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