Tempo di vacanze 2 - correggere le foto sub

Riprendendo quanto detto sulle foto sub il 20 agosto, a fine post esponevo  la necessità di apportare sempre  alcune correzioni per migliorare le immagini scattate, dato che se non viene utilizzata una fonte di luce artificiale, c'è sempre una attenuazione del contrasto e del colore. 
Vediamo l'esempio di una foto, che pur essendo stata fatta appena sotto il pelo dell'acqua, evidenzia già tali difetti:
La medusa era a distanza di sicurezza e quindi leggermente più lontana del dovuto;  ho aperto l'immagine con photoshop (quello utilizzato è il CS3) e selezionato lo strumento taglierina,  prima di procedere ho cliccato sul pulsante "immagine attiva", così da conservare le proporzioni e le dimensioni originarie della foto anche dopo il ritaglio:

selezionato con il mouse l'area che volevo fosse occupata dalla foto,  l'ho posizionata di modo che  il soggetto risultasse lungo la diagonale, e confermato la modifica con un doppio clic.
Sono quindi passato alla regolazione delle tonalità,  selezionando: "Immagini" - "Regolazioni" - "Livelli".

Critica e autocritica

Girovagando tra i blog di fotografia e i gruppi presenti nei siti come Flickr o Picasa web album, ho notato una marcata tendenza a evitare per quanto possibile qualsiasi forma di critica. Nella maggior parte dei casi, chi inserisce le foto e chi dovrebbe giudicarle, sembrano essersi tacitamente accordati sul fatto di evitare qualsiasi commento che non sia: "Bellissima!"; "Perfetta!"; "Mi piace tantissimo!"; "Spendida, sei grande!"; e così via. Sono rarissimi i gruppi  nati con il preciso compito di sollecitare chi vi aderisce a esprimere un giudizio critico sulle foto, condividere dubbi ed esperienze con gli altri.

Lo so, non è facile accettare serenamente che qualcuno possa giudicare negativamente i nostri scatti, perchè chi ama la fotografia, mette qualcosa di suo in ogni immagine che ha composto, scattato e scelto di condividere con gli altri; c'è un aspetto emozionale che ci lega  ad ogni nostra foto: noi sappiamo come e perchè l'abbiamo fatta così, quanto siamo  stati abili a cogliere quell'immagine al volo, o

Tempo di vacanze 2

Sardegna e mare, un binomio inscindibile. Io vivo in Sardegna e il mare non può che essere uno dei soggetti delle mie fotografie: insenature, spiagge, scogliere e acque trasparenti; ma c'è anche un mondo sotto la superficie del mare che certamente non è meno bello. Mi è sempre piaciuto girare con maschera e pinne sin da quando ero ragazzo, e dopo  essere stato contagiato dalla fotografia mi è spesso venuta in mente l'idea di comprare una fotocamera subacquea per provare a fare qualche foto sott'acqua.
I costi delle attrezzature mi hanno sempre scoraggiato, ma questa primavera qualcuno ha avuto l'idea di farmi un regalo, niente di eccezionale  o particolarmente costoso: una piccola compatta da 8 Mp con relativa custodia stagna;  così, non appena giunta l'estate, ho fatto le prime prove,  certo non prive di complicazioni, ma neanche di difficoltà insormontabili.
Se non si hanno pretese professionali, ma solo la voglia di fare una nuova esperienza, potete divertirvi  e ottenere dei risultati dignitosi anche con un'attrezzatura di base come quella che ho utilizzato io; se poi diventerà una vera e propria passione...vi avverto sin da ora: non vi basterà la tecnica, ma dovrete mettere mano in maniera pesante al portafoglio.
Ma torniamo alle prime esperienze fatte e vediamo quali sono le principali

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