Obiettivi e loro caratteristiche - 3°parte

Distanza Iperfocale: è quella distanza di messa a fuoco che consente di ottenere una profondità di campo che si estende dall'infinito alla metà della distanza stessa;  dipende dalla lunghezza focale, dal diaframma utilizzato e dal circolo di confusione, secondo la formula:

H = ( F^2 / N*C ) + F

dove H è la distanza iperfocale,  F  la focale dell'obiettivo, N il  diaframma utilizzato, C il circolo di confusione.
Quest'ultimo potrebbe essere considerato una costante pari a 0,03mm., se non fosse che alcuni  ritengono più corretto il valore di 0,026, e che se qualcuno volesse cimentarsi nel calcolo, dovrebbe considerare anche che il circolo di confusione varia in maniera proporzionale alla dimensione della pellicola o del sensore: se ad esempio utilizziamo un APS-C, che ha dimensioni inferiori al 24x36, il valore scende a 0,016mm., o nel caso della pellicola 6x6 si innalza a 0,049.
Accidenti! Non avrei voluto, ma alla fine sono stato obbligato a mettere delle formule; dovete infatti sapere che, mentre sui vecchi obiettivi trovavamo sempre incisa una scala che, per ogni diaframma riportava indicazioni che consentivano di preimpostare la distanza avendo la certezza della zona  nella quale tutto sarebbe risultato a fuoco, nella stragrande maggioranza degli obiettivi autofocus moderni i costruttori hanno pensato "bene" (ovvero male) di non metterla, ritenendola erroneamente poco utile.
 
Nel sito di Gianmaria Veronese, che tratta questo argomento in maniera approfondita, ho trovato due tabelle (per il 24x36 e l'APS-C) che potrete stampare e tenere con voi.
Nel sito DOFMaster, trovate anche una serie di calcolatori free che possono essere utili (è in lingua Inglese).

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