Il 28 e 29 settembre nei Giardini Pubblici di Cagliari si è svolta la quarta edizione della
Mostra Mercato Internazionale dei Ceramisti.
La manifestazione
"Festa della ceramica", organizzata dall'
Associazione Il Terzo Uomo con il
patrocinio del Comune di Cagliari, sta riscuotendo ogni anno che passa un crescente favore del pubblico.
Ventiquattro ceramisti provenienti da città e paesi della Sardegna, dalla Francia e dall'Iran, hanno esposto le loro creazioni su banchi disposti lungo il bellissimo viale alberato che attraversa i giardini. Tutta la produzione che i visitatori hanno potuto ammirare è stata realizzata con procedimenti rigorosamente artigianali, escludendo semilavorati o prodotti industriali, i ceramisti proponevano pezzi originali lavorati a mano o con il tornio: ceramiche, porcellane, maioliche, gres, terrecotte e terres vernissées.
Cliccate sulle foto per vederle nel formato originario.
Il programma che si è sviluppato nei due giorni prevedeva anche alcuni incontri all'interno della Galleria Comunale: "La ceramica nell'Arte" e "Arte, Architettura, Città", e come di consueto una parte dedicata ai bambini che li ha coinvolti attivamente nella lavorazione dell'argilla.
In omaggio al ceramista Roberto Longu, recentemente scomparso, per la mostra del 2013 è stato adottato il colore Arancio, che nelle sue tante sfumature caratterizzava la produzione dell'artista.
A parte il piacere personale di visitare ogni anno questa bella e interessante mostra, ci sono due motivi che mi hanno indotto a parlarne in questo blog:
- Il primo punto riguarda il fatto che la ceramica sarda è una delle produzioni artigianali che fanno parte della tradizioni più antiche della nostra terra e rappresenta una risorsa dal valore inestimabile, sia che si consideri l'aspetto artistico, sia che la si valuti dal punto di vista commerciale interno o in ottica turistica. La grande passione e creatività dei nostri ceramisti deve trovare sostegno e incentivi perché possa crescere e affermarsi.
Parlando con alcuni di loro e con un architetto che si era fermato ad ammirare una lampada da tavolo, realizzata con una nuova tecnica sperimentata dal laboratorio LuceBuio di Oristano pochi giorni prima della mostra, ho raccolto alcuni spunti che credo vadano considerati:
1) I ceramisti dovrebbero avere una loro associazione che raccolga le migliori idee sulle possibili iniziative che siano in grado di promuovere e valorizzare il grande potenziale dei nostri artigiani.
2) E' indispensabile trovare dei soggetti che in Sardegna si occupino di fornire ai ceramisti i materiali necessari per la loro attività (argille, coloranti, ecc.), attualmente acquistabili quasi totalmente fuori dall'isola e a prezzi eccessivamente elevati. Il buon numero di artigiani presenti nel settore è certamente in grado di garantire adeguati guadagni a chi volesse investire in questo campo.
3) Bisogna riuscire a attivare delle sinergie tra le categorie che possono trovare giovamento dalla possibile collaborazione, ad esempio tra i Ceramisti e gli Architetti: molti degli oggetti esposti nella mostra potrebbero essere tranquillamente inseriti dagli Architetti sardi nei loro progetti, con la certezza di stupire i clienti e riscuotere la loro approvazione.
- Il secondo punto riguarda un aspetto che tengo particolarmente a sottolineare: la politica estremamente positiva e lungimirante che da diversi anni viene attuata dalla Galleria Comunale d'Arte, che promuove iniziative culturali e ospita mostre, spettacoli, musica, ecc., oltre a fornire un servizio permanente per la lettura di quotidiani e libri, fruibile nell'area antistante l'ingresso dove sono disponibili sedie e tavoli mobili, per chi vuole approfittare della splendida cornice dei Giardini Pubblici per dedicarsi alla lettura in tutta rilassatezza.
Potete vedere tutte le foto scattate alla manifestazione cliccando qui o andando sulla slideshow al lato per entrare sul mio Album di Picasa.
Nell'immagine in basso trovate l'elenco dei ventiquattro Ceramisti che hanno partecipato alla manifestazione di quest'anno:
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