Le Domus de Janas sono delle tombe preistoriche scavate nella roccia, presenti in tutto il bacino mediterraneo e particolarmente in Sardegna.
Nella lingua italiana il termine viene tradotto in: "Case delle Fate" (o delle Streghe), anche se nella tradizione Sarda il termine Janu (maschile) e Jana (femminile), viene ancora utilizzato per definire una persona dal fisico minuto, con riferimento a quella che era la fisionomia del "tipo indigeno sardo", caratterizzato da una corporatura regolare e ben proporzionata ma da un'altezza decisamente più bassa della media, non molto dissimile da un bambino in fase pre-adolescenziale.
La traduzione corretta sarebbe quindi: "Casa delle persone Janas": i defunti delle popolazioni Janas, secondo le credenze condivise con tante altre popolazioni, lasciavano la casa in cui vivevano per andare a riposare in una dimora idonea a proseguire la loro esistenza ultraterrena; all'interno delle Domus de Janas venivano posti oggetti appartenenti al defunto e suppellettili varie, in terracotta, pietra, rame, per garantirgli ogni conforto nella nuova vita.
A circa 20km. da Cagliari, sul lato orientale del paese di Monastir, troviamo il Monte Zara, un colle di roccia vulcanica, alto poco meno di 230 mt., che racchiude diverse Domus de Janas risalenti al 3000A.c, facilmente accessibili.
Al sorgere del sole ero ai piedi del colle, con l'idea di approfittare dell'occasione per scattare qualche foto alle prime luci dell'alba.
Nonostante l'altezza modesta, arrivare in cima è stato faticoso, sia perchè non c'è alcun sentiero tracciato, sia per la luce ancora fiocca che non consentiva di vedere al meglio. La foto è fatta guardando a sud verso Cagliari, sullo sfondo si intravede il mare e la costa sino a Sarroch.