La composizione - 1°parte

Nel precedente post ho affermato che nessuna regola compositiva garantisce sul fatto di ottenere delle ottime foto, ma tenere conto di alcuni fattori aiuta certamente a imboccare la strada giusta per riuscire a dare maggiore forza e impatto  emotivo alla scena che vogliamo riprendere.  Procediamo per gradi  e prendiamo in considerazione due aspetti essenziali :
1) Avere una visione globale: bisogna acquisire la capacità di considerare simultaneamente tutti gli aspetti dell'immagine; ogni elemento che verdremo  inquadrato nel mirino della nostra
fotocamera: soggetto principale, sfondo, distribuzione della luce, zone d'ombra o colorate, è legato strettamente agli altri, e deve essere attentamente valutato  in ragione della collocazione e del peso che avrà nella fotografia. Spesso si vedono foto nelle quali si è totalmente trascurato quanto c'era sullo sfondo: cartelli stradali o pali della luce che svettano dietro al  soggetto principale; persone tagliate a metà, o delle quali si vede solo una parte del corpo al lato della fotografia; fili del  bus o auto in  transito che deturpano la facciata di un monumento. Altre volte lo sfondo prevale sul soggetto principale,  vuoi per il contenuto o per  la vivacità del colore, così che ogni cosa presente nell'immagine interferisce con l'altra, e gli occhi vagano nella foto senza riuscire ad individuare quale sia il soggetto principale. E' invece importante, una volta definito cosa si vuole fotografare, modificare l'inquadratura sino a riuscire ad isolare gli elementi che al suo interno hanno un peso, e scelto il soggetto principale,  fare in modo che proprio su questo si accentri  l'attenzione, con il massimo impatto dal punto di vista comunicazionale.
2) Saper vedere fotograficamente: è necessario avere ben presente che, contrariamente a quanto  si crede, la macchina fotografica non riprende esattamente quello che i nostri occhi vedono. La visione bioculare consente di percepire la profondità degli oggetti, la selettività dell'occhio riesce a separare nettamente un oggetto dal contesto, e la ricomposizione da parte del cervello delle singole immagini focalizzate,  ci restituiscono un quadro complessivo nettamente più sofisticato e complesso di quello che qualsiasi fotografia possa riuscire a riprodurre attraverso l'immagine bidimensionale. Esiste quindi la necessità di sapere in anticipo cosa verrà riprodotto sullo schermo o sulla stampa  fotografica, così da rimediare per quanto possibile alle carenze del supporto, attraverso un utilizzo attento :
- delle possibilità offerte dalle differenti  prospettive di ripresa (decentramento del soggetto principale rispetto al centro dell'immagine o convergenza di linee che riproducano in parte la sensazione della terza dimensione),
- delle regolazioni della macchina fotografica, come la messa a fuoco (soggetto in primo piano a fuoco, sfondo sfocato), e dei tempi di scatto (soggetto principale fermo, sfondo mosso),
- del bianco e nero in fase di riproduzione , che se decideremo di utilizzarlo, modificherà totalmente la codifica dell'immagine, accentuando l'aspetto grafico, le forme e i contrasti tonali.