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Fabio ed Esmeralda al lavoro |
A volte mi capita di girare per la città senza una meta precisa, borsa in spalla e fotocamera accesa, alla ricerca di un motivo per portare a casa qualche foto: un angolo nascosto, un particolare sfuggito alla mia attenzione o una situazione interessante.
Nel vagare tra le vie del quartiere di Castello, racchiuso all'interno delle mura fortificate della vecchia Cagliari, mi sono imbattuto in un laboratorio artigiano di falegnameria che si apre sulla via San Giuseppe.
All'interno, lavorava una giovane coppia: Fabio asportava con movimenti precisi la vernice dalla testiera di un vecchio letto in ferro, mentre Esmeralda puliva meticolosamente la gamba in legno di un mobile.
Da una rapida occhiata agli oggetti contenuti nel locale attiguo dedicato all'esposizione, ho potuto scorgere alcune opere, segno evidente che l'attività svolta non si limitava esclusivamente al restauro dei mobili ma si estendeva anche all'arte figurativa.
Incuriosito, sono entrato e ho chiesto di poter fare qualche foto; nonostante fosse palese che non ero un cliente, sono stato accolto con un sorriso e ho subito avuto la loro attenzione e la massima disponibilità.
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Cassapanca e letto da restaurare. |
Nel laboratorio, oltre a cornici, sedie e scaffali, risaltavano un cavallo a dondolo, un vecchio comò con lo specchio, una cassapanca intagliata con motivi caratteristici della tradizione sarda, un letto in legno con la testiera lavorata, e persino un "Prete": struttura in legno che serviva per tenere sollevate le lenzuola e accogliere lo scaldino in rame con le braci, utilizzato dai nostri nonni per riscaldare il letto nelle fredde giornate invernali.
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Alle spalle di Esmeralda, alcuni pezzi in attesa di essere restaurati; alla sua sinistra, poggiato in verticale sopra il comò, potete vedere il cosiddetto "Prete". |