Photoshop: ritagliare le foto - crop

Per quanto possiamo studiare con attenzione la scena da riprendere prima di scattare la nostra foto, non è infrequente che si renda necessario un successivo taglio dell'immagine, vuoi per esigenze artistiche: migliorare ulteriormente la composizione; vuoi per necessità correttive: non ci siamo accorti di un elemento di disturbo ai margini della ripresa o di aver mosso la fotocamera di quel tanto che ha portato a inclinare l'orizzonte, ecc..
L'operazione va eseguita preferibilmente come prima, dato che così si può valutare meglio l'effetto di eventuali altre correzioni che si rendano necessarie per migliorare l'immagine.
Utilizzando Photoshop, la scelta più appropriata per effettuare il ritaglio (crop) è lo strumento "Taglierina", che potete selezionare direttamente dalla "palette Strumenti" a sinistra del piano di lavoro, o molto più semplicemente premendo il tasto "C" nella tastiera. 

Per vedere come utilizzare la taglierina, ho scelto un'immagine scattata qualche giorno fa in uno dei tanti angoli presenti all'interno del parco di Monte Urpinu a Cagliari:


L'immagine è leggermente abbondante rispetto a quanto necessario, e potrebbe migliorare attraverso un ritaglio che si estenda sino ai primi pali verticali in legno (che in questo modo incorniceranno la foto). La posizione di ripresa, non centrata rispetto al pergolato, ha generato una distorsione prospettica per la quale i pali verticali convergono verso l'alto e la traversa risulta essere inclinata verso sinistra più di quanto sia nella realtà (vedremo più avanti che la taglierina può aiutare a correggere anche questi "difetti").
Quando selezioniamo la taglierina, "la barra delle opzioni" si aggiornerà  riportando le regolazioni relative a questo strumento. Se tutti i campi sono vuoti significa che non è presente alcuna impostazione predefinita, quindi il ritaglio sarà totalmente libero da vincoli e conseguentemente regolabile senza alcun limite di dimensione.


Nel caso in cui fossero presenti dati relativi al ritaglio di una foto elaborata precedentemente, basterà cliccare su "Cancella" per svuotare tutti i campi e avere la totale libertà sulle dimensioni di taglio.

Photoshop - dare incisività a un ritratto con "Brucia" e "Scherma"

Se vogliamo che un ritratto maschile abbia una maggiore forza e incisività, possiamo avvalerci degli strumenti "Brucia" e "Scherma" messi a disposizione da Photoshop, utilizzandoli però attraverso una modalità leggermente diversa da quella di base e che comporta l'uso contemporaneo dei livelli, con il non trascurabile vantaggio di lasciare intatta l'immagine originale.
Nell'esempio che segue, ho preso in considerazione un primo piano che avevo fatto a uno dei cavalieri che sfilava durante la sagra di Sant'Efisio dello scorso 1° maggio a Cagliari ( vedi post: Fotografare una processione - Sagra di Sant'Efisio); vediamo come procedere:


1) Dopo aver caricato l'immagine su Photoshop, creare un "Nuovo Livello":


 2) Modifichiamo il nome del nuovo livello (solo per promemoria) da "Livello 1" a "Scherma Brucia", cambiamo il metodo di fusione da "normale" a "sovrapponi" e mettiamo un baffetto su "riempi con colore neutro - grigio 50%;  lo scopo è di schiarire le zone più chiare e rafforzare quelle più scure :


Nikon D800 - si rinnova la sfida sui megapixel

Contrariamente alla linea di condotta sempre molto prudente adottata negli anni scorsi, con l'uscita della D800 la Nikon sfida la concorrente Canon sulla corsa ai pixel. 
La nuova reflex professionale conferma quanto anticipato dalle indiscrezioni dei mesi scorsi presentandosi al pubblico con un "rivoluzionario" sensore CMOS FX (full-frame) da ben 36,3 megapixel, che secondo quanto riportato dalla casa costruttrice, garantisce "livelli di dettaglio e gamma tonale senza precedenti", uniti a un "elevato rapporto segnale/rumore anche alle alte sensibilità".



Lo sfondo in fotografia

Per sfondo s'intende tutto ciò che è compreso nel piano più lontano rispetto al punto dal quale stiamo scattando la foto.
Pur potendo apparire in second'ordine rispetto al soggetto principale, rappresenta una parte importante della composizione che può aiutare a valorizzare l'immagine o al contrario renderla confusa, e se trascurato totalmente può restituire una foto impresentabile.

Dal punto di vista didattico lo sfondo viene classificato secondo tre distinte categorie:

1) Lo sfondo neutro: 
è uno sfondo uniforme o con macchie di colore prive di dettagli, tanto che gli eventuali elementi presenti non sono chiaramente identificabili. L'effetto che si ottiene con uno sfondo neutro è quello di riuscire a concentrare l'attenzione di chi guarda la foto, esclusivamente sul soggetto principale. 


 

2) Lo sfondo didascalico: 
in questo caso lo sfondo appare sfocato ma comunque parzialmente leggibile, così da fornire indicazioni sul luogo in cui si trova il soggetto o la circostanza nella quale è stata effettuata la ripresa.

 

18 consigli per migliorare le vostre foto.

Presi dalla passione per la fotografia avete deciso di acquistare una fotocamera reflex corredata di obiettivi, ma nonostante la maggiore potenzialità della nuova attrezzatura le prime foto che avete ottenuto non vi soddisfano.
Vediamo insieme alcune delle cause più comuni che possono aver portato a ottenere dei risultati inferiori a quelle che erano le vostre attese:

1.   Nel comporre la foto sono stati inseriti troppi elementi: gli occhi si spostano da una parte all’altra dell’immagine al posto di concentrarsi sul soggetto principale. E’ utile avvicinarsi al soggetto sino a trovare l’inquadratura che ne valorizzi le specifiche peculiarità.

2.   Non è stata posta la dovuta attenzione allo sfondo: sia che debba essere parte integrante della foto stessa, sia che si voglia evitare qualsiasi interferenza con il soggetto principale (sfocato), lo sfondo va curato come il primo piano, dato che può contribuire a dare forza all’immagine ma anche a rovinarla irrimediabilmente.

3.  Non è stata curata la composizione dell’immagine: pur non dovendo rappresentare un vincolo eccessivo, regole come quella dei terzi suggeriscono l’impostazione di base che aiuterrà a guidare e concentrare l'attenzione sul soggetto principale.
Vedi anche post precedenti sulla "Composizione": 1°parte, 2°parte, 3°parte, 4°parte.

Creatività e voglia di sperimentare - fotografare le gocce

Navigando in rete ho trovato un post interessante sul blog "Professione-fotografia", che pubblica alcune immagini del fotografo tedesco Markus Reugels.
Avevo già letto su alcune riviste del settore, come fare per riuscire a fotografare le gocce che rimbalzano sulla superficie di un recipiente colmo d'acqua o latte: un complicato esercizio di pazienza attraverso il quale cogliere, tra una infinità di scatti effettuati, almeno un'immagine valida.
Markus ha sperimentato e sviluppato una sua tecnica, costruendo in proprio il set di ripresa e gli strumenti necessari per riuscire a cogliere l'attimo.
Non si è però accontentato dei primi risultati positivi che ha ottenuto, ma è andato avanti migliorando e modificando più volte i meccanismi e le opzioni di ripresa, sino a ottenere gli effetti di forma e colore stupefacenti che potete ammirare nelle sue fotografie:



 

Nikon D4 - no limits

Dopo mesi e mesi di attesa, supposizioni e indiscrezioni, la Befana ci porta in dono la D4 (disponibile da febbraio). La nuova ammiraglia di casa Nikon è la diretta concorrente della Canon EOS 1DX presentata a novembre 2011, ma la cui uscita è prevista per il mese di marzo.
Nikon recupera così il divario rispetto alla sua maggiore rivale, creatosi lo scorso anno a causa dei problemi di produzione dovuti alle inondazioni in Taillandia.
Nel fare un primo confronto sulle caratteristiche tecniche delle due macchine si notano subito molti punti di contatto: entrambe si rivolgono al fotografo professionista, che insieme all'affidabilità in situazioni estreme, punta ad avere una macchina estremamente veloce e capace di garantire un'eccellente qualità delle immagini anche in condizioni difficili di luminosità.

La prima reflex - le consumer della Nikon

Nei commenti del post precedente un lettore del blog mi ha chiesto un consiglio sull'acquisto della sua prima reflex; riassumo brevemente il suo quesito: Per diversi anni ho scattato foto quasi esclusivamente durante i viaggi utilizzando la mia  Panasonic Lumix DMC-FZ7, ma adesso vorrei riuscire  a ottenere qualcosa di più. Il mercato delle reflex offre tante possibilità e come marca ho scelto la Nikon, ma sono indeciso su quale modello acquistare tra i tanti a disposizione: D3100, D90, D7000. Forse per iniziare potrebbe anche andare bene un corpo d80 usato.

Il primo aspetto che voglio affrontare è quello relativo al costo:
- un corpo macchina reflex, indipendentemente dalla marca e dal modello, amplierà in maniera sostanziale le tue possibilità in campo fotografico; i risultati che potrai raggiungere dipenderanno solo parzialmente dal fatto di aver scelto una fotocamera professionale o una entry level, il mercato attuale offre modelli base con prestazioni impensabili fino a 4-5 anni fa, quindi non sei assolutamente obbligato a comprare una macchina di prezzo elevato.
La valutazione sulle caratteristiche:
- la scelta deve tenere principalmente conto del  genere di fotografia che si vuole praticare prevalentemente, ad esempio: un fotografo che segua gli avvenimenti sportivi, vorrà poter disporre di una sequenza di scatto di almeno 6-8 fotogrammi al secondo, aspetto che non interessa assolutamente chi si dedica alle foto di paesaggio, genere per il quale saranno più importanti le caratteristiche del sensore e la qualità generale dell'immagine.

Calendario 2012


Come lo scorso anno ho deciso di fare un calendario personalizzato, naturalmente utilizzando alcune delle mie foto realizzate durante l'anno. Il programma che ho usato è lo stesso, dato che è gratuito e semplice da utilizzare; vi ricordo che si chiama TKexe - Kalender, e che lo potete scaricare qui nella sua ultima versione (disponibile anche in Italiano), oppure da alcuni siti specifici come:   
ProgrammiPC  o SempreSoftware.
Se andate nel post che avevo fatto a gennaio sulla creazione del calendario 2011, potete vedere alcune indicazioni sull'utilizzo di TKexe.

Le immagini dei singoli mesi del calendario 2012 le potete prendere dal mio album di Picasa (vedi slideshow nella colonna a destra).

Fotografare a tema

Diversamente da quanto si è portati a pensare, la differenza tra il professionista e l’appassionato di fotografia non risiede nella qualità delle foto che il primo è in grado di produrre, ma molto più banalmente nel fatto che si fa pagare per farle.
Bisogna però considerare un aspetto importante: l’appassionato è totalmente libero di scegliere su quali soggetti focalizzare la sua attenzione, e se pure è vero che anche il professionista può scegliere di dedicarsi al genere di fotografia che gli è più congeniale, molto spesso viene ingaggiato per lavorare su un "tema" che non è frutto di una sua scelta ma bensì del committente.
E’ una questione di non poco conto, dato che il fotografo professionista si trova nella necessità di riuscire a sviluppare in maniera creativa, e spesso in tempi rapidi,  un progetto attraverso il quale valorizzare un soggetto, un prodotto, o rappresentare in maniera efficace una particolare situazione.
Bene, anche se non avete alcuna intenzione di trasformare la vostra passione in una professione, può essere utile e forse anche divertente, provare ogni tanto a misurarvi nell'affrontare uno "tema" specifico, così da dare un taglio professionale al lavoro prodotto.
Sviluppare un tema fotografico, significa fare un percorso che partendo da un indispensabile approfondimento della conoscenza sul soggetto, si traduca in una o più immagini capaci di trasferire un messaggio.

Imparare le regole per poi infrangerle.

Come ogni altra disciplina anche la fotografia è governata da regole e convenzioni che sono in grado di indicarci la strada per ottenere delle foto dall'aspetto professionale.
E' quindi importante, non solo per coloro che sono alle prime armi, leggere manuali e riviste specializzate facendo tesoro dei consigli dei fotografi più esperti.
Ma pur prendendo atto della necessità di percorrere questa strada, mi sono chiesto spesso quali siano le reali caratteristiche di un'immagine che, tra tante altre,  piace e attira l'attenzione delle persone. Man mano che passa il tempo, mi sto convincendo che l'aspetto più importante risieda nella capacità di riuscire in qualche modo a stupire chi guarda la foto. Non ha rilevanza se a colpire la fantasia di chi osserva sia una definizione spettacolare dei dettagli o una siluette totalmente sfocata, le mille sfumature di colore di un panorama al tramonto o il gioco di luci e ombre di un bianco e nero dal forte contrasto: una foto è bella se non è banale, e si distingue dalle altre perché contiene, in uno qualsiasi dei suoi aspetti, una dose di imprevedibilità. Come per le altre forme di espressione, valgono le regole della creatività e della libera interpretazione, mentre ancora oggi in molti relegano la fotografia al  ruolo di semplice strumento per la riproduzione della realtà.

Canon amplia la linea R con le nuove mirrorless APS-C R7 e R10

Si sente spesso parlare di un imminente abbandono delle fotocamere con sensori più piccoli del Full-Frame, ma i produttori, complice la cont...

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